AlbumArte, Roma – fino al 19 luglio 2019. AlbumArte si conferma hub di notevole vitalità, in grado di valorizzare proposte di qualità spesso a chilometro zero. Ora è il turno di un promettente artista romano, autore di intriganti dipinti allucinatori.
La pittura continua a dare segni di vitalità. Di più: sembra diventata, anche in Italia, la pratica più urgente e cool. Lo dicono molti artisti ventenni e trentenni di oggi, sui quali – evidentemente – l’equazione “medium vecchio uguale esiti vecchi” non ha più alcuna presa, anzi è solo formalismo. Alessandro Giannì (Roma, 1989) è tra questi. Ha una sua cifra, un suo specifico immaginario. Dipinge il figurale processandolo in riverberi e rispecchiamenti allucinatori, arrivando a pattern caleidoscopici che restituiscono la velocità comunicativa e introspettiva del nostro tempo.
La mostra, accompagnata da un ottimo testo del curatore Lorenzo Gigotti, ha il solo limite di un’eccessiva eterogeneità – non solo mediale – un po’ annacquante. Spiccano i pezzi che più si avvicinano alla bidimensionalità del design e delle vetrate medievali. Splendido un misterioso dittico intitolato Simultaneità, avente accenti horror e un taglio quasi optical.
‒ Pericle Guaglianone
L'articolo continua più sotto
Incanti, il settimanale sul mercato dell'arte
Informazioni, numeri, tendenze, strategie, investimenti, gallerie e molto altro.
Render, il bisettimanale sulla rigenerazione urbana
Nuovi progetti, tendenze, strategie virtuose, storie da tutto il mondo, interviste e molto altro.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Lettera, la newsletter quotidiana
Non perdetevi il meglio di Artribune! Ricevi ogni giorno un'e-mail con gli articoli del giorno e partecipa alla discussione sul mondo dell'arte.
Pericle Guaglianone
Pericle Guaglianone è nato a Roma negli anni ’70. Da bambino riusciva a riconoscere tutte le automobili dalla forma dei fanali accesi la notte. Gli piacevano tanto anche gli atlanti, li studiava ore e ore. Le bandiere erano un’altra sua…