La punizione, il peccato, l’attesa e l’immagine. Simone Pellegrini a Prato
Museo di Palazzo Pretorio, Prato – fino all’8 settembre 2019. Passato e segni arcaici rivivono nell’opera di Simone Pellegrini, che li riattualizza inserendoli in una riflessione dal sapore contemporaneo.
![La punizione, il peccato, l’attesa e l’immagine. Simone Pellegrini a Prato](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Compluvio-83x135-cm-2019-1024x639.jpg)
Segni graffiti del passato si pongono come punto di riferimento per una lettura delle memorie di un edificio storico che nei secoli ha subito stratificazioni, cambi di destinazione e ha ospitato la vita di persone diverse, fino a diventare museo. Questo lo spunto da cui parte la mostra di Simone Pellegrini (Ancona, 1972), nell’ambito del progetto Pretorio Studio, che dal 2016, a cura di Veronica Caciolli, si pone come un’indagine trasversale sulle pieghe del tempo, aprendo il Museo di Palazzo Pretorio a Prato e la sua storia all’intervento e alla riflessione di artisti contemporanei.
Sincronismo o anacronismo dell’arte e nell’arte? Pellegrini risolve naturalmente l’urgenza odierna di questa riflessione riallacciando con la sua ricerca i fili di un passato arcaico, di un universo di segni atavico e archetipico, che rende visibile l’assente, l’invisibile: l’uomo e la memoria che ne sostanzia l’essenza.
![Simone Pellegrini, Passato in giudicato, installation view at Museo di Palazzo Pretorio, Prato 2019, photo Ivan D'Alì](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Passato-in-giudicato-installation-view-at-Museo-di-Palazzo-Pretorio-Prato-2019-photo-Ivan-DAl%C3%AC-9.jpg)
Simone Pellegrini, Passato in giudicato, installation view at Museo di Palazzo Pretorio, Prato 2019, photo Ivan D’Alì
LA MOSTRA
Il titolo della mostra – Passato in giudicato – fa riferimento ai segni incisi (XIV sec.) su una delle pareti al primo piano del palazzo, tracciati dagli imputati in attesa di sentenza: interpretata come paradigma del drammatico e lacaniano distacco della parola dalla cosa, diventa origine segnica per creare nessi, interazioni e intersezioni nel flusso della vita e della storia. Le opere-palinsesto di Pellegrini, che si nutrono di una poetica del frammento, compongono complessi universi di un inconscio collettivo e individuale al tempo stesso, in cui ogni apparente centro è parte di un insieme coerente e necessario, costruito per nessi correlati. Le figure, che richiamano elementi organici e ornamentali, sono monotipi stampati con un martelletto di acciaio su supporti cartacei, che vengono poi strappati e ricomposti sul supporto principale. Mantengono così una forte componente materica ruvida, partecipe anch’essa dell’effetto di reperto della memoria che suggeriscono. La selezione di opere presentate va dal 2013 a oggi, con un lavoro (Bordo della cortina estrema) realizzato appositamente per la mostra, e mostra gli esiti dell’ultima produzione di Pellegrini.
Passato in giudicato, allestita nello spazio a pian terreno dal quale si accede al museo, si offre come introduzione e conclusione della visita alla collezione del Pretorio, rivitalizzando il museo come spazio degli orizzonti incrociati.
– Alessandra Frosini
![Simone Pellegrini, Stillare, 148 x 370 cm, 2013](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Stillare-148x370-cm-2013-768x332.jpg)
![Simone Pellegrini, Passato in giudicato, installation view at Museo di Palazzo Pretorio, Prato 2019, photo Ivan D'Alì](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Passato-in-giudicato-installation-view-at-Museo-di-Palazzo-Pretorio-Prato-2019-photo-Ivan-DAl%C3%AC-9-768x512.jpg)
![Simone Pellegrini, Passato in giudicato, installation view at Museo di Palazzo Pretorio, Prato 2019, photo Ivan D'Alì](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Passato-in-giudicato-installation-view-at-Museo-di-Palazzo-Pretorio-Prato-2019-photo-Ivan-DAl%C3%AC-8-768x512.jpg)
![Simone Pellegrini, Condizione di fondo, 127 x 230 cm, 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Condizione-di-fondo-127x230-cm-2017-768x415.jpg)
![Simone Pellegrini, Passato in giudicato, installation view at Museo di Palazzo Pretorio, Prato 2019, photo Ivan D'Alì](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Passato-in-giudicato-installation-view-at-Museo-di-Palazzo-Pretorio-Prato-2019-photo-Ivan-DAl%C3%AC-7-768x432.jpg)
![Simone Pellegrini, Passato in giudicato, installation view at Museo di Palazzo Pretorio, Prato 2019, photo Ivan D'Alì](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Passato-in-giudicato-installation-view-at-Museo-di-Palazzo-Pretorio-Prato-2019-photo-Ivan-DAl%C3%AC-6-768x512.jpg)
![Simone Pellegrini, Passato in giudicato, installation view at Museo di Palazzo Pretorio, Prato 2019, photo Ivan D'Alì](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Passato-in-giudicato-installation-view-at-Museo-di-Palazzo-Pretorio-Prato-2019-photo-Ivan-DAl%C3%AC-5-768x512.jpg)
![Simone Pellegrini, Compluvio, 83 x 135 cm, 2019](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2019/07/Simone-Pellegrini-Compluvio-83x135-cm-2019-768x479.jpg)
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