Officine Saffi direzione Ostuni. Una mostra sulla ceramica in Puglia (e un festival in cantiere)
Tenuta Diciassetteconi, Ostuni. La scultura ceramica al centro della collettiva “Morfologia delle Meraviglie” con artisti italiani e internazionali protagonisti di un ricco e articolato percorso espositivo in programma dal 20 luglio alla Tenuta Diciassetteconi, tra Ostuni e Martina Franca. L’intervista di Artribune a Laura e Maria Borghi, le due sorelle milanesi, fondatrici delle Officine Saffi e ideatrici del progetto.
Se Platone e Aristotele individuavano nella “meraviglia” il sentimento che illumina la psychè, dando origine alla Filosofia, lo stupore provato di fronte agli orizzonti naturali risulta altrettanto intenso, anche se di diversa categoria. Secondo la teoria estetica di Joachim Ritter, il concetto stesso di paesaggio nasce da una “contemplazione sentimentale”. La bellezza e la profondità del territorio pugliese – in particolare quello della Valle d’Itria, costellato dalla aspra e primordiale natura mediterranea e dai caratteristici trulli – ha destato infatti un sentimento talmente forte in Laura e Maria Borghi da generare, nelle due sorelle milanesi già fondatrici della galleria di Milano Officine Saffi, il prepotente desiderio di abitare fisicamente i territori magnetici della Puglia. E, soprattutto, quello di sviluppare un progetto di valorizzazione territoriale attraverso l’arte contemporanea, in particolare attraverso il linguaggio scultoreo della ceramica, tradizione pugliese per eccellenza. Laura e Maria Borghi, dunque, innamorate del territorio pugliese, così ricco di storia e di tradizioni, hanno intrapreso il progetto: la “Morfologia delle Meraviglie”, collettiva che sarà inaugurata il 20 luglio 2019 nella tenuta Diciassetteconi, situata tra Ostuni e Martina Franca. La collettiva, a cura di Lorenzo Madaro, ospita 11 artisti italiani ed internazionali che rendono omaggio al territorio della Valle D’Itria attraverso sculture in ceramica, molte delle quali site-specific. Parallelamente alla collettiva, inoltre, sarà organizzato, un workshop sulla ceramica tenuto dall’artista inglese Robert Cooper, che crea opere avvalendosi di materiali tessili e di recupero. Il workshop sarà riservato agli ospiti della Tenuta Diciassetteconi e si snoderà in due appuntamenti ad agosto, organizzati alla Masseria Cervarolo.
Com’è nato il progetto “Morfologia delle Meraviglie”?
Due anni fa, al cospetto dei meravigliosi paesaggi pugliesi. Ci siamo innamorate della Puglia. La tenuta Diciassetteconi ci ha ammaliato fin da subito, come un amore a prima vista. È stato entusiasmante negli anni vederla cambiare e riprendere il suo splendore originario. La prosperità di questa terra e la sua natura rigogliosa, la ricchezza architettonica e culturale, il calore delle persone: un viaggio pieno di meraviglie e scoperte. Così è nato il desiderio di rendere ancora più vitale questo luogo, pensando ad un’esposizione di sculture in ceramica, elemento che questa terra conosce sin dall’antichità. Un percorso da scoprire tra le architetture fiabesche dei trulli ed un giardino ricco di ulivi, fichi d’india ed essenze mediterranee.
Quali sono le modalità di svolgimento della collettiva?
Artisti internazionali e italiani che abbiamo già ospitato nella nostra galleria di Milano, specializzata in sculture in ceramica esporranno le loro opere nel giardino della Tenuta Diciassetteconi, in un percorso dislocato nel grande giardino della masseria: un meraviglioso ambiente costituito da trulli, fichi d’india, ulivi e da tutta la natura mediterranea. La Puglia, in particolare la zona della Valle d’Itria, rappresenta per noi un territorio fertile, vivace, ricco di tradizione, culturalmente ad altissimo livello anche architettonico. È la prima volta che esponiamo all’esterno: ‘Morfologia delle Meraviglie’ sarà per noi un’esperienza particolare.
Ci sono altri progetti, inoltre…
Il nostro desiderio è quello di creare un appuntamento annuale dedicato alla ceramica: ci auguriamola che la collettiva ‘Morfologia delle Meraviglie’, possa rappresentare il primo appuntamento di un Festival della scultura contemporanea in Valle d’Itria che proponga, annualmente, una programmazione dedicata alla ricerca ceramica mediante mostre, workshop, talk e pubblicazioni.
Quali sono le caratteristiche peculiari degli artisti in mostra?
Protagonisti della collettiva saranno per lo più artisti, soprattutto internazionali, che noi già trattiamo in galleria a Milano molti di loro hanno realizzato opere site-specific in ceramica per questo progetto. Sono: Vincenzo D’Alba e Antonio Marras, per Kiasmo, Paolo Gonzato, Anders Herwald Ruhwald,, Torbjørn Kvasbø, Morten Løbner Espersen, Kati Tuominen-Niittylä, Shozo Michikawa, Johannes Nagel, Irina Razumovskaya, Alessandro Roma, Loredana Longo.
– Cecilia Pavone
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