10 anni di Indipendenti: ecco i progetti dei 14 project space italiani selezionati per ArtVerona
All’interno della fiera veronese che quest’anno compie 15 anni, celebra una ricorrenza anche la sezione Spazi Indipendenti, curata da Cristiano Seganfreddo. Ecco chi sono e i loro progetti
Un anniversario nell’anniversario. All’interno di ArtVerona, che quest’anno compie 15 anni e di cui vi abbiamo già dato qualche anticipazione, celebra una ricorrenza anche la sezione Spazi Indipendenti, curata da Cristiano Seganfreddo, che dieci anni fa ha deciso di puntare sul panorama dei project space italiani. “Dieci anni di Indipendenti rappresentano un sismografo, empirico e instabile, della situazione italiana della ricerca e sperimentazione fuori dai luoghi istituzionali”, spiega Seganfreddo, che quest’anno ha invitato i partecipanti a rispondere al tema Release. “Cerchiamo nuove release. Progetti che contengano il segno, il seme del cambiamento, della messa in discussione attraverso un miglioramento delle proprie pratiche culturali, curatoriali, artistiche. E che siano disponibili a rendersi aperti alle idee e suggerimenti degli altri Indipendenti, come delle migliaia di visitatori che incontreranno durante i giorni di fiera”. Vediamo chi sono gli “indipendenti” e i loro progetti nel dettaglio…
– Claudia Giraud
Verona // dall’11 al 13 ottobre 2019
ArtVerona
Veronafiere, Padiglioni 11 e 12, Ingresso Re Teodorico
Viale dell’Industria
www.artverona.it
AL MARE – TORINO
ALMARE è un’associazione fondata a Torino nel 2017 da Amos Cappuccio, Giulia Mengozzi, Luca Morino e Gabriele Rendina Cattani che si dedica ai linguaggi contemporanei che utilizzano il suono come mezzo espressivo. I luoghi nei quali si svolgono gli eventi cambiano di volta in volta a seconda delle esigenze del progetto. Per ArtVerona ALMARE presenta il progetto When All Signs Point To Rome, Diane… un archivio di tracce audio auto-registrate. Artisti, musicisti ma anche curatori, giornalisti, scrittori saranno invitati a contribuire al progetto inviando note vocali, appunti registrati, bozze di composizioni, voice messages. La pratica dell’auto-registrarsi si lega inevitabilmente alla possibilità di un monitoraggio delle proprie azioni. Un play-back, emissione a ritroso, dove la voce di chi si registra viene espulsa e riarticolata, smembrata dall’emittente per farsi traccia. Riunite assieme in un’unica programmazione, le tracce comporranno così un archivio interamente accessibile ed esposto negli spazi della fiera durante l’intera durata della manifestazione.
www.almareproject.it
BITE THE SAURUS – NAPOLI
Bite The Saurus nasce con l’intento di costruire un trampolino per Napoli in cui artisti di diverse generazioni e provenienze possano avere uno spazio di movimento più autonomo, di costante autorigenerazione e sperimentazione. Il “mordere” è inteso come una dichiarazione di intenti, attraverso cui ci si relaziona a quanto già esistente nel panorama per contaminarlo. La porzione asportata del “pezzo addentato” sarà quella in cui il progetto si inserirà senza stravolgerne il funzionamento, ma potenziando e ibridando la realtà attaccata. Per ArtVerona Bite The Saurus presenta il progetto Goods for the sick di Nschotschi Haslinger (1982), a cura di Enzo Di Marino e Dalia Maini. Consisterà nella messa in scena, attraverso gli oggetti e l’atto performativo dell’artista, di un mercato parallelo all’interno della fiera, dove i beni sono quelli della mente e la vendita è una liberazione. Partendo da Napoli, città dove diversi credo, religioni e culture coabitano per formare una realtà stratificata e tangibile, l’intento è quello di indagare gli spiriti che governano il mondo simbolico attraverso un parallelismo tra il valore conferito ai beni di consumo del mercato e i valori praticati da diversi pattern comportamentali.
CAMPOBASE – TORINO
CampoBase è uno spazio temporaneo e in trasformazione fondato dal collettivo curatoriale composto dai dieci partecipanti di Campo18, corso per curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Lo spazio è inteso come un campo di possibilità per l’attivazione di processi collettivi di conoscenza. CampoBase predilige pratiche discorsive, approcci esperienziali e sperimentali. La programmazione comprende workshop, eventi, progetti espositivi e una serie di format quali crit, screening e focus. Per ArtVerona CampoBase presenta Rivolta (2019), un progetto partecipativo degli artisti Giulia Crispiani e Davide La Montagna a cura di CampoBase. Una drag queen compie pubblicamente la sua trasformazione mentre un audio diffonde estratti di lettere d’amore indirizzate e donate al pubblico, e al contempo affisse per le strade di Verona. In un tempo in cui i confini nella città contemporanea sono la norma, i due artisti giocano sui limiti sottili delle dicotomie, sullo scambio tra pubblico e privato, e concepiscono un’azione che travalica gli spazi della fiera per rivolgersi al tessuto urbano.
https://campobase.cargo.site
CASTROPROJECTS – ROMA
CASTRO è uno spazio indipendente dedicato alla formazione e alla produzione dell’arte contemporanea. Ospita gratuitamente artisti e curatori under35 selezionati da una giuria internazionale offrendogli studio visit e tutorial loro dedicati. Il programma prevede anche CRIT, workshop, tavole rotonde e seminari sull’arte contemporanea aperti al pubblico. L’obiettivo è radunare intorno a sé una comunità artistica aperta che si basi su un linguaggio comune che sia critico e collaborativo. Per ArtVerona CASTRO propone di riadattare il formato dei CRIT all’ambiente fieristico. Intendendo un’opera d’arte come una release, i CRIT innescano un processo in cui la comunità di riferimento ne scopre i bug, ne segnala i possibili errori, e dà nuove idee. Il pubblico dei CRIT ha il mandato di porsi in osservazione, cercando di calarsi il più possibile dentro il lavoro che viene presentato. Dopo un CRIT l’artista rientra in studio con una prospettiva nuova sul proprio lavoro, nutrito dell’intelligenza collaborativa degli “utenti.” Di qui è pronto per riavviarlo, confidando che sarà, forse, migliore.
www.castroprojects.it
CONVERSATION PIECE – MILANO
Conversation Piece è un progetto curatoriale nato da un’idea di Alessandro Laita e Chiaralice Rizzi che coinvolge una serie artisti ospitati all’interno dello studio in cui lavorano trasformandosi in luogo di condivisione e adesione artistica. Qui essi sono portati a confrontarsi in un reciproco scambio di idee e processi produttivi per rileggere e rafforzare la propria visione del lavoro. L’attenzione si rivolge alle opere intendendole come possibilità per un incontro. Durante i tre giorni della fiera presentano il lavoro di sei artisti con i quali hanno lavorato o intendono lavorare in futuro. Tre artisti saranno presentati in fiera con un incontro dedicato al giorno che si svolgerà nello stand insieme ad altri ospiti invitati di volta in volta. Gli altri tre artisti saranno invece protagonisti di altrettanti Conversation Pieces serali dislocati in alcuni luoghi della città di Verona. Gli artisti sono Mirko Smerdel, Ludovica Anversa, Alberto Venturini, Marina Ferretti, Flavio Scutti, Francesco Bertocco.
www.cp.alessandrolaita.com
FLIP PROJECT – NAPOLI
Flip Project è un artist-run space (2011, Napoli), un progetto curatoriale indipendente, una piattaforma di discussioni e collaborazioni creative in relazione alla pratica artistica e alla cultura contemporanea. Le attività di Flip Project si manifestano attraverso una molteplicità’ di situazioni ‘spaziali’ dove la discussione avviene sotto forma di mostre, pubblicazioni (web, digitali e cartacee), workshops, screening, seminari. Per ArtVerona Flip Project presenta il progetto Classic Scent dell’artista sudafricana, di base a Bruxelles, Bianca Baldi (1985). Nei suoi film, foto e installazioni l’artista indaga la narrativa del potere, rivelando reti complesse di influenze politiche, economiche e culturali. Il ciclo Classic Scent, in un allestimento pensato per la fiera, parte dall’Inghilterra nord-orientale come modello per lo sviluppo delle quattro rivoluzioni industriali. Nel Northumberland, dove ha origine la ricchezza costruita sull’estrazione del carbone che guida l’impero britannico, l’opulenza barocca della Seaton Delaval Hall di Vanbrugh diventa un indicatore architettonico delle risorse estratte dal paesaggio circostante, ma il drammatico incendio del 1822, che brucia la stravagante villa, la riporta al carbone con cui è stata costruita. In un ciclo di immagini fisse, il fuoco è il mezzo trasformativo che unisce due diversi archetipi architettonici: un atrio barocco che brucia e risorge in un grattacielo a molti piani che ricorda la torre di Grenfell.
http://flipprojectspace.blogspot.com/
M.AR.CO MONZA ARTE CONTEMPORANEA
L’associazione culturale M.Ar.Co, presente nel territorio di Monza e Brianza dal 2017, ha come mission principale quella di promuovere e divulgare l’arte contemporanea e la cultura sul territorio, nelle scuole e fra le nuove generazioni. Dall’inizio delle sue attività, l’associazione si occupa di organizzare mostre ed eventi gratuiti nei luoghi più diversificati, accomunati da un profondo bisogno di nuova vitalità e riqualificazione. Ospitando artisti nazionali e internazionali, fungendo da cassa di risonanza per le loro opere, M.Ar.Co intende far percepire l’arte contemporanea come strumento di analisi e comprensione della società. M.Ar.Co propone ad ArtVerona un’evoluzione del progetto Going to Contemporary Art, una nuova modalità di promozione dell’arte: la semplice mostra si evolve in un evento espositivo più completo e complesso. Partendo dal contenitore espositivo delle Argenterie della Villa Reale, M.Ar.Co intende realizzare eventi collaterali rivolti a varie fasce d’età e programmi didattici all’interno delle scuole medie. Per ArtVerona Going to Contemporary Art si aggiorna anche a livello estetico, abbracciando una nuova modalità installativa legata al design attraverso la proposta di “Forniture” che riprendono l’estetica comunicativa del progetto. Sotto la direzione artistica di Alberto Zanchetta, un gruppo di designer verrà invitato all’interno dello spazio a proporre idee che riprendono la struttura grafica della comunicazione del Going to Contemporary Art.
www.monzaartecontemporanea.com
NUMERO CROMATICO – ROMA
Numero Cromatico è un’associazione e centro di ricerca fondato a Roma nel 2011. Formato da un gruppo di ricercatori under 35, artisti e neuroscienziati, produce attività di ricerca con un approccio scientifico alla ricerca artistica. In otto anni di attività sono state ideate e prodotte mostre, conferenze, pubblicazioni, laboratori, performance ed eventi. Fin dalla fondazione il centro di ricerca pubblica la rivista Nodes, unico periodico in Italia sulla relazione tra arte e neuroscienze. Presenta ad ArtVerona un progetto di Dionigi Mattia Gagliardi dalla serie Test Verbovisivi. Durante i giorni della fiera verranno esposti due dipinti rappresentativi di un progetto di ricerca concluso. Il pubblico verrà coinvolto in uno studio cognitivo sulla suggestione indotta nella fruizione di opere d’arte. L’obiettivo dell’esperimento è capire se la fruizione di un’immagine può essere influenzata da particolari suggestioni verbali.
www.numerocromatico.com
PROJECT RADIO LONDON – TERNI
RDLDN Project RadioLondon prende forma da una serie di sculture e installazioni sonore site-specific che formeranno una galleria di ritratti di artisti che si sono spostati dal sud e dall’est al nord Europa. L’obiettivo è collegare i luoghi fisici a un archivio digitale seguendo un programma di eventi performativi che verranno archiviati in una Web Radio. Negli ultimi anni è stato presentato a: Villa Arson, Nice; Cabaret Voltaire – Manifesta 11, Zurich; Catinca Tabacaru Gallery, Harare. Il progetto speciale per i10 | Spazi Indipendenti è RDLDN & Project RadioLondon Harare e sarà composto da tre elementi: una selezione del materiale proposto durante la sessione ad Harare nel 2018, un workshop aperto al pubblico sul self-publishing e la preview dell’archivio sonoro con la diffusione pubblica attraverso cuffie e in wi-fi. Con la collaborazione di CTG Collective, Catinca Tabacaru Gallery e artisti tra cui: Ju- stin Orvis Steimer; Capucine Gros, Terrence Musekiwa, Rachel Monosov, Tawanda Elton Reza, Xavier Robles de Medina.
http://projectradiolondon.org/
SIMPOSIO – ROMA
Simposio è un progetto non profit di NONE collective, collettivo artistico con base a Roma che si muove sul confine tra arte, design e ricerca tecnologica fondato da Gregorio De Luca Comandini, Mauro Pace, Saverio Villirillo. NONE è uno spazio fisico e concettuale che sviluppa progetti transmediali che interpretano la condizione contemporanea dell’essere nella società digitale, usando la tecnologia, l’architettura e la narrativa per catturare le persone in esperienze immersive che interpretano gli eterni dilemmi dell’umanità, racconti che affrontano l’incertezza di domande senza risposta, la confusione del distinguere autenticità e finzione. Per ArtVerona NONE collective presenterà le video interviste, il mini documentario, le stampe e i documenti frutto degli sviluppi del progetto Simposio – iniziato a Roma nel 2018 – a seguito dell’appuntamento che si è svolto nell’ex Villaggio ENI di Borca di Cadore dal 4 al 7 luglio. I 3 giorni hanno visto dibattiti, performance, installazioni in cui i partecipanti hanno provato a riformulare le regole della società contemporanea anche attraverso workshop e laboratori autogestiti. Gli ospiti di questa edizione: Tatiana Bazzichelli | Lieke Ploeger – Distruption lab|MACAO| Kabul Magazine | Davide Quayola|Marco Donnarumma|Adele Tulli|Francesco Nucci – Fondazione VOLUME!|fuse*|the cool couple|Alessia Zarzani-Université de Montreal|Clusterduck|Donato Piccolo|Quiet Ensemble|JANEZ JANŠA|Valentina Tanni|SOS Scuola Open Source|dotdotdot|Tullia Benedicta|Apocalipse WOW! con Franco Berardi “Bifo”|Kamilia Kard|Daniele Gambetta|ultravioletto|Teiuq|Kabul Magazine|NONE collective|Mai Mai Mai|Federica Patti |Andrea Natella|Cosimo Damiano|Nero Editions|Luminousbees|Margherita Pevere|Hubble|Arssalendo|Cristian Rizzuti | Andrea Natella | Domenico Quaranta | Adele Tulli.
http://simposio.none.business/
SPAZIO CORDIS – VERONA
Fondato nel 2018 da Alberto Geremia (cardiologo e collezionista veronese) insieme a Simone Frittelli, Andrea Mion, Paola Parolin, e diretto da una giovane curatrice, Jessica Bianchera, Spazio Cordis è uno spazio indipendente con base a Verona: non una galleria, né un semplice contenitore per mostre, ma piuttosto un’area progettuale, uno strumento per proporre, valorizzare e supportare il lavoro di giovani artisti meritevoli in quello che per trentotto anni è stato il primo ambulatorio medico del Dott. Geremia. Per noi pensare a “nuove release” significa ragionare su nuove possibili operatività artistiche, nuovi modi di relazionarsi con il sistema dell’arte, nuove modalità di sviluppare progetti espositivi. Per ArtVerona presenta Fireworks, un progetto di Rebecca Moccia (1992) che si sviluppa durante tutto il 2019 sfuggendo dalla temporalità chiusa di una mostra per assumere, invece, la conformazione episodica del poema epico. Caratterizzato da ripetizioni tematiche, digressioni e da un’intenzione mito-poetica, Fireworks ambisce a essere un racconto generazionale a più voci sul lavoro dell’artista e sul romanticismo dei suoi gesti inutili configurandosi come meta-narrazione dello svolgersi della sua attività professionale. Nell’edizione veronese il progetto è curato da Jessica Bianchera.
SPAZIO SIENA – SIENA
Spaziosiena è un centro culturale non profit che nasce nel 2017 per volontà di un gruppo di giovani operatori culturali. Lo spazio è coordinato da Alessia Posani, mentre Stefania Margiacchi segue la direzione artistica. Sin dalla sua apertura, si configura come un punto di aggregazione e di nuova concezione, una “zona libera” in cui dare vita a idee, progetti, visioni, un luogo dove generare un new deal culturale per il futuro della città e dei suoi cittadini. Per ArtVerona Spaziosiena presenta Per una nuova unione dei confini (2019), un progetto a cura di Stefania Margiacchi e Alessia Posani. Il concept dell’operazione calca la tecnica surrealista del cadavre exquis e prevede interventi di Francesco Arena, Sofia Bteibet, Gianni Caravaggio, Francesco Carone, Matilde Cassarini, Guglielmo Castelli, Marco Cingolani, Daniele Galliano, Domenico Laterza, Andrea Lunardi, Davide Mancini Zanchi, Ettore Pinelli, Giacomo Ricci, Agathe Rosa, Giulio Saverio Rossi, Eugenia Vanni e Giuliano Vanni.
http://www.spaziosiena.com/
TOAST PROJECT SPACE – FIRENZE
Toast Project Space nasce nel 2019 nell’ex portineria della Manifattura Tabacchi di Firenze da un’idea dell’artista Stefano Giuri durante la sua residenza artistica presso la stessa. Toast è un’idea in divenire che si caratterizza a partire dalla relazione tra gli artisti e le loro esperienze. Tessere una rete capace di tenere sempre al centro il lavoro degli artisti nella loro singolarità, senza stringerli entro limiti formali. Toast è anche una prova di amore e di resilienza. Per ArtVerona presenta Scuola di Santa Rosa, con Francesco Lauretta, Luigi Presicce a cura di Matteo Coluccia e Stefano Giuri. La Scuola di Santa Rosa è stata fondata nel 2017 da Francesco Lauretta e Luigi Presicce, è una libera scuola aperta a tutti, in cui non si insegna nulla. Non si dipingono quadri come gli impressionisti, ma ci si dedica a piccoli disegni, che sono tutto quello che di più spontaneo e gioioso c’è. Sono piccoli miracoli, niente che nascerebbe altrove o nella singolarità dello studio.
www.toastprojectspace.com
YELLOW – VARESE
Yellow è un progetto di ricerca e uno spazio non profit, incentrato sulla pittura, fondato nel 2014 a Varese, dall’artista Vera Portatadino. Attualmente è co-diretto da Luca De Angelis, Lucia Veronesi, Marco Salvetti e Lorenzo Di Lucido. Nato per offrire visibilità alla pittura, ha l’obiettivo di indagare quali siano le tendenze pittoriche italiane emergenti e quelle più consolidate; studiarle, documentarle, e metterle in relazione con le ricerche dei colleghi internazionali, attraverso mostre, presentazioni, scambi, interviste e pubblicazioni. Per ArtVerona presenta il progetto Il sol, che le mie notti aggiorna che interpreta il tema del “release” come aggiornamento condiviso per una rilettura della storia dell’arte attraverso la pratica del d’après. Gli artisti invitati propongono una libera rivisitazione di un dipinto di un autore minore che ha vissuto e lavorato in Italia nel passato, senza alcun limite di periodo storico o di genere. Tutte le opere sono realizzate su supporto cartaceo in un unico formato e costituiscono un primo tassello per una futura pubblicazione, un confronto tra pittori contemporanei e pittori minori, rimasti per diverse ragioni marginali.
https://yellowyellow.org/
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