Il cielo con un dito. Una storia di famiglia, nelle Marche
Casa Sponge, Pergola ‒ fino al 13 settembre 2019. Come in certe sindromi genetiche, che si trasmettono in via matrilineare saltando una generazione, il soffio creativo è andato a posarsi dalla nonna alla nipote, e la piccola doppia personale in corso nella home gallery marchigiana è la celebrazione del loro rapporto.
Definita dalla contiguità familiare, dalla stima elettiva, dalla scelta di lasciare la nativa Germania per vivere entrambe in Maremma, la relazione tra Anneliese Müller Nisi, splendida novantenne della provincia di Stoccarda, che ha visto il secolo breve e ha studiato pittura con Kokoschka e scultura con Manzù, e la nipote trentenne Aischa Gianna Müller, fotografa e videomaker, si annoda attorno alla riflessione sulla terra. Il titolo sfiora il cielo senza toccarlo: preso da una preghiera, il celebre verso allontana la divinità e ne conferma l’alterità rispetto all’umano.
Il cielo di Aischa è arricchito da ingenue nuvole posticce, come ingenui sono i “tentativi di alterare la giornata” testimoniati da un video che mostra tutti i trucchi di un illusionismo che va oltre lo stupore per diventare pensiero. Annaliese parla invece della terra, portando nel giardino sculture assemblate con objets trouvé arrugginiti e corrosi, vanghe e vomeri emersi tra le zolle dei campi toscani, e all’interno pitture di matrice informale da diversi momenti della sua carriera. Completa l’esposizione un lavoro a due mani, in permanenza, nel quale nonna e nipote hanno trovato un linguaggio comune per fondere generazioni e messaggi.
‒ Valeria Carnevali
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