WopArt 2019 a Lugano. Tutte le novità della fiera dedicata alle opere d’arte su carta
Giunta alla sua quarta edizione, WopArt, la fiera internazionale per le opere su carta, è pronta ad aprire i battenti dal 19 al 22 settembre con molte novità. Eccole nel dettaglio
Tutto pronto a WopArt, la fiera internazionale per le opere su carta, fondata a Lugano dal giornalista e artista Paolo Manazza. Giunta alla sua quarta edizione, la rassegna si prepara ad aprire i battenti dal 19 al 22 settembre, sviluppandosi per la prima volta sull’intera superficie dei padiglioni fieristici del Centro Esposizioni Lugano (7mila mq). Sono 82 gli espositori, tra gallerie italiane e internazionali, con grandi nomi dall’Italia come Massimo De Carlo, Poggiali, Continua, Tornabuoni, M77 nella main section. Con una novità: una sezione della fiera sarà per la prima volta interamente dedicata ai project space provenienti da tutto il mondo, che presenteranno la più recente ricerca in campo artistico attraverso un progetto futuribile e interattivo. Ma sono tante le innovazioni adottate dal format Wopart in questa edizione, eccole nel dettaglio…
– Claudia Giraud
LE QUATTRO SEZIONI DELLA FIERA
La fiera si rinnova e arricchisce, presentando quest’anno una proposta artistica suddivisa in quattro sezioni. La Main Course, a cura di Paolo Manazza e Mimmo di Marzio, presenterà 43 gallerie suddivise a loro volta in tre filoni, Modern, Contemporary e Old masters, con lavori che spazieranno dai più celebri maestri del passato agli artisti dei giorni nostri. Emergent amplierà la proposta espositiva portando in fiera gallerie giovanissime con progetti e artisti internazionali. Luca Zuccala curerà Dialogues, proponendo una lettura dell’eterogenea e dinamica natura del mezzo cartaceo attraverso i progetti selezionati dai curatori e dalle gallerie partecipanti. Infine, la sezione Project Space sarà curata da Marco Roberto Marelli con il supporto di Chiara Spiaggiari, e presenterà il progetto International Laser Print Show che prevede la partecipazione di importanti project space provenienti da tutto il mondo, selezionati e coordinati da Dario Moalli in collaborazione con un team di curatori internazionali: Lucia Aspesi (Assistente curatore Pirelli HangarBicocca), Lorenzo Balbi (Direttore Artistico MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna), Giulia Colletti (Assistente di direzione Castello di Rivoli) e Fiammetta Griccioli (Assistente curatore Pirelli HangarBicocca).
LE 7 MOSTRE COLLATERALI
Sempre all’interno del polo fieristico saranno dislocate 7 mostre collaterali che affronteranno diversi temi. All’origine della carta: cinque papiri dal Museo Egizio di Firenze, organizzata da Giorgio Piccaia e Maria Cristina Guidotti con il supporto di Corrado Basile, esporrà per la prima volta a Lugano cinque papiri affidati in prestito dal Museo Egizio di Firenze; Luigi Pericle. L’alchimista pittore, a cura di Giandomenico di Marzio e Paolo Manazza, presenterà invece un nucleo inedito di opere su carta dell’artista svizzero Luigi Pericle Giovannetti (Basilea, 1916 – Ascona, 2001), vissuto per molti anni in isolamento artistico e meditativo e di recente riscoperto dalla critica grazie all’importante retrospettiva presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia; Il Realismo visionario di Andrey Esionov, a cura di Marco di Capua, porterà in fiera in anteprima assoluta dieci acquerelli del pittore Andrey Esionov (Tashkent, 1963), maestro dell’arte figurativa russa contemporanea i cui lavori saranno esposti in autunno presso i Musei di San Salvatore in Lauro; Courtesy Of Clifford Chance – Arcus Pride Art Exhibition, Milan, 2019 permetterà di visitare all’interno dei padiglioni fieristici la mostra del celebre studio legale a sostegno della comunità LGBT+ realizzata per la prima volta in Italia lo scorso giugno negli studi milanesi di Clifford Chance; I AM, a cura di Patrizia Madau, presenterà il lavoro di sei giovani e talentuosi artisti; Love, curata da Mimmo di Marzio e dedicata alla fotografia di moda di Bob Krieger e infine le sculture della serie Gli orologi molli di Salvador Dalì.
LA PIAZZA DELLA CULTURA E LE CONVERSATIONS
In una nuova area di 1000 mq ci sarà spazio per l’entertainment del pubblico attraverso luoghi adibiti a esposizioni (molte delle mostre collaterali saranno ospitate qui), laboratori per i più piccoli, ristoranti e aree relax, incontri e dibattiti culturali. Come le Conversations, un ciclo di talk con artisti, galleristi, collezionisti e professionisti del settore, a cura di Mimmo Di Marzio e Luca Zuccala che vertono sui tre temi espressi dalla campagna di comunicazione della fiera: The Democracy of Paper, The Biodiversity of Paper e The Flavours of Paper. Al termine del percorso fieristico, un’ampia zona denominata Media&Relax metterà a disposizione dei visitatori comode sedute in un ambiente dedicato ai Media Partner, in cui sarà possibile consultare liberamente le principali riviste di settore.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati