Rigore scientifico e caos emotivo. Una collettiva a Roma
White Noise, Roma ‒ fino al 26 ottobre 2019. “Strings. Light and vision” apre il ciclo di mostre presso la White Noise di Roma, caratterizzate da curatele esterne alla galleria. La mostra collettiva curata da Maria Abramenko tocca tematiche che passano dalla sensibilità alla scienza. Fra luci e ombre, attraverso un diversificarsi di formalizzazioni.
La nostra esistenza è composta da avvenimenti che si muovono sospinti dalla corrente del caso. La luce, elemento vitale, ha sempre attratto l’attenzione degli artisti, che ne hanno indagato la fonte, la forza, tra rigore scientifico ed empatia. Sulla base di queste ricerche la mostra si compone di installazioni che rappresentano fiamme sacre, che ardono senza bruciare mai, come l’opera di Alessandro Simonini; nascite di stelle che si manifestano tra la matematica e la poesia, con l’equazione numerica di Andrea Galvani.
La luce gioca con i materiali, creando alterazioni visive, come nelle sculture evanescenti di Isabel Alonso Vega, e con il buio ‒ il suo opposto ‒, cercando un contatto senza trovarlo mai, come nell’installazione di Mareo Rodriguez. Con Sali Muller e le sue sculture, il pubblico diventa protagonista entrando in connessione diretta con l’opera che, sollecitata dalla presenza umana, crea un alternarsi di colori aprendo un dialogo silenzioso ed evocativo. Infine il collettivo DUSKMANN si muove tra rigore e caos, cercando di svelare i meccanismi dell’apparente casualità che ordina la nostra realtà.
‒ Valentina Muzi
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