Associazione 22:37 compie 10 anni. A Torino una mostra su curatela e associazionismo di artisti
La Fusion Art Gallery di Torino ospita la mostra sul decennale dell’associazione di giovani curatrici e artisti italiani con in comune la produzione artistica e la curatela in diverse città europee: da Milano a Belgrado
Ultimi giorni per la mostra che celebra i 10 anni dell’associazione culturale nata dall’incontro di giovani curatrici e artisti italiani, accomunati dall’interesse per la produzione artistica e la curatela in diversi contesti europei. Stiamo parlando di il tempo invecchia in fretta – 10 anni di Associazione 22:37, la collettiva a cura di Zara Audiello, in corso fino al 30 novembre 2019 alla Fusion Art Gallery – Inaudita di Torino che coinvolge non solo artisti che hanno in precedenza lavorato con essa, ma si apre anche a nuove ed inedite collaborazioni: per esempio, al fatto che alla loro propria attività artistica si affianca una più complessa attività culturale che spazia dalla curatela all’associazionismo e all’organizzazione di eventi. Il tutto all’insegna di una tematica comune, quella del tempo che, se non viene usato propriamente, non trascorre, ma invecchia e spesso anche in fretta. Come succede, ad esempio, nel testo con formattazioni obsolete di Giancarlo Norese; nel passato riattualizzato dei lavori pittorici di Barbara Fragognadistrutti e trasformati in bobine da srotolare o da riavvolgere; o negli acrilici di Rebecca Agnesdove dubbi, domande e affermazioni riprodotte su tela attraverso un’estetica anni ‘90 esprimono tutta l’inadeguatezza delle nostre identità contemporanee in relazione alla sfera immateriale della rete. In occasione della mostra dedicata all’Associazione 22:37, abbiamo chiesto a uno dei suoi membri, la curatrice Zara Audiello, di tracciare un bilancio di questi primi 10 anni di attività.
Chi sono i membri di Associazione 22:37?
In questi 10 anni di attività membri variabili del team sono stati Zara Audiello, Stefania Migliorati, Silvia Giorgetti, Roberta Coletto, Rebecca Agnes, Marta Ferretti, Luís Miguel De Matos.
Quali sono le sue caratteristiche?
Network e mobilità sono le caratteristiche principali di 22:37 il cui lavoro si è sviluppato principalmente nelle città di Milano, Berlino, Barcellona, Venezia e Belgrado. La volontà di indagine di queste città chiaramente non è casuale, ma conseguente alle scelte personali dei membri del team, che spostandosi dal loro paese di origine, in maggioranza dall’Italia, hanno formato bacini culturali che con processi osmotici creassero un mondo dell’arte sperimentale ed altro, sempre in fermento rispetto alla staticità proveniente da territori prestabiliti. I corsi creativi evidenziati dall’azione artistica, sono un contributo prezioso per l’interpretazione dei territori attraversati e anche una chiave di lettura contemporanea per l’indagine attraverso una prospettiva tracciabile che può essere sovrapposta a quella esistente.
Puoi fare un bilancio di questi primi 10 anni?
17 progetti di cui 4 ripetuti in diverse edizioni annuali, più di 160 tra artisti e collettivi coinvolti, sono il bilancio di dieci anni di vita. Una mappatura culturale che si delinea più che da una strategia curatoriale, da una ben precisa volontà di ricerca intrinsecamente interdisciplinare, che possiede spesso una combinazione di discorsi ibridi e misti, che però vengono legittimati da forme accademiche e istituzioni pubbliche e private.
– Claudia Giraud
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