Acido cromatico. Giacomo Montanaro a Napoli
Shazar Gallery, Napoli – fino al 9 novembre 2019. L’emersione chimica di paesaggi acidi è una corsa contro il tempo. Il dinamismo del gesto diventa spazio immobile, l’eccesso di furore si cristallizza in colore. È l'intuizione immediata dell’artista a determinare la “personalità” delle forme, a esternare “interior landscapes”.
Viaggiare implica la scoperta di pluralità e sedimentazioni, tracce di paesaggi che nutrono la memoria individuale e che ciclicamente ritornano. Lontano dalla peinture de plein air, Giacomo Montanaro (Torre del Greco, 1970) organizza in vasche di acidi la non finitezza del mondo e dei ricordi, sposta di colore in colore i confini più in là. Sulla carta fotosensibile fa emergere vette esplorate d’istinto, luoghi che si scorgono nella luce dello sfondo e nelle leggere sfumature cromatiche ma che si mostrano in tutta la loro forza nel ricercato equilibrio compositivo. La parola chiave è comprensione, nel senso etimologico di contenere diversi punti di vista e più realtà. Blu profondo, aria, mare, terra, dei paesaggi mossi si fa esperienza simultaneamente. Significato ulteriore è la constatazione dello sguardo dell’altro. Ogni nuova voce contribuisce a porre un proprio segnale, aprire una strada personale. Nella pennellata acida emerge il sentire individuale del singolo spettatore, flashback di cui non abbiamo esperienza. Pensieri che non temono il buio né l’ignoto, viaggi multipli all’interno e oltre la pittura.
‒ Raffaele Orlando
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