Once upon a time. Leonardo Petrucci a Roma
Galleria Gilda Lavia, Roma – fino al 18 gennaio 2020. Osservazioni cosmiche e cortocircuiti temporali sono al centro della mostra di Leonardo Petrucci a Roma.
La tematica del tempo è protagonista nella mostra di Leonardo Petrucci (Grosseto, 1986), ponendosi in un continuo cortocircuito tra la percezione umana e l’osservazione cosmica. Ritmi veloci e inafferrabili si materializzano in maniera anticonvenzionale, declinandosi in diverse forme.
Stelle lontane anni luce giungono nel presente, ma in realtà quello che vediamo è una proiezione del passato. Un paradosso che l’artista rende tangibile sostituendo, alle stelle della fascia zodiacale, dei fossili in cemento (Ammoniti – Molluschi Cefalopodi) impregnati di inchiostro, che costellano le pareti della galleria. L’immagine del Sole incorniciata, scattata dalla sonda Hubble, viene esposta ai suoi stessi raggi per un anno, attuando un processo di autodistruzione. Un’altra, invece, ne indaga la luce che giunge sul nostro pianeta con 8 minuti circa di ritardo. Un lasso di tempo che si fa scultura, assumendo le forme di un piccolo cilindro dalle estremità smussate. Sulla base delle teorie di Einstein, in cui tempo e spazio risultano indissolubili, qui il nodo si slega con un frammento di meteorite ferroso (originale), posto all’interno di un convenzionale orologio, che ostacola la lancetta dei secondi, costringendola a non avanzare mai.
‒ Valentina Muzi
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