Concretezza e spiritualità della materia. Nina Canell a Lecce
Progetto, Lecce ‒ fino al 30 novembre 2019. Jamie Sneider invita nel proprio appartamento-spazio indipendente per l’arte contemporanea a Lecce l’artista svedese Nina Canell. Tra collaborazioni, inciampi, vapori e materia si cristallizza una mostra sofisticata. Tutta da vedere.
Nina Canell (Vaxjo, 1979) approda a Progetto – lo spazio di riflessione sull’arte contemporanea che l’artista americana Jamie Sneider ha aperto di recente in un delizioso palazzotto nel centro storico di Lecce – con una mostra condivisa con Robin Watkins e la casa editrice K. Verlag.
La nascita di questo spazio è già di per sé una bellissima notizia: in una Puglia vitale ma quasi del tutto sguarnita di un vero e proprio sistema professionale per l’arte, l’impegno indipendente di Jamie fa bene a tutto il contesto e questa mostra lo ribadisce. Ospitando gli artisti nell’appartamento che accoglie Progetto e consentendo a tutti loro di realizzare opere a stretto contatto con il tessuto artigianale di questa terra, Jamie sviluppa un dialogo ancor più fecondo tra i nomi internazionali coinvolti e il contesto. Sono brandelli di materia, dalla forma sferica, che avviano una cadenzata indagine attorno alle potenzialità organiche della ceramica, i pezzi di Canell che costituiscono l’installazione Pneus, fronteggiandosi con Dreg, piccola scultura in plastica a parete, densa di fratture, vuoti e pieni che riescono a orchestrare un’autonomia formale. E se nella prima sala il libro d’artista concepito ad hoc con Watkins e la curatrice ed editrice Anna-Sophie Springer si mescola in una densa libreria-installazione, nell’ultima – affacciata su un giardino segreto – la materia si dissolve, tra acqua, multisuoni, per divenire puro stato aeriforme.
‒ Lorenzo Madaro
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