Stay Liquid: la decima bottiglia d’artista di Ferrarelle la firma Roxy in the Box
È ispirata a San Gennaro la bottiglia d’artista creata da Roxy in the Box per l’acqua effervescente naturale. L’artista ci racconta tutto e ci svela anche un nuovo progetto…
Roxy in the Box ha firmato la decima bottiglia d’artista ad edizione limitata di Ferrarelle. Non è la prima volta che Roxy si confronta con il mondo dell’impresa: per l’acqua effervescente naturale tra le più famose di Italia ha creato l’immagine Stay Liquid ispirata al suo iconico San Gennaro, un’opera ben nota ai fan della artista napoletana. La serie delle bottiglie d’artista di Ferrarelle è nata nel 2010 e tra i maestri che arricchiscono la Art Collection ci sono nomi del calibro di Michelangelo Pistoletto o Mimmo Jodice. Box. Il ricavato della vendita delle bottiglie (sicuramente anche un bel gift natalizio) andrà a supportare Fondazione Telethon, che finanzia la ricerca sulle malattie genetiche rare e sostiene i Centri Clinici NEMO (NEuroMuscular Omnicentre). Ci siamo fatti raccontare il tutto da Roxy in the Box.
Il progetto Stay Liquid parte da una icona importante nel tuo immaginario artistico. Ci racconti quale?
Si tratta del San Gennaro e penso che sia l’unico Santo al mondo ad essere in possesso del più grande tesoro mai esistito e non appartenente alla Chiesa, pertanto qui a Napoli così come nel resto del mondo i devoti non per questo devono essere cattolici. Ad ogni napoletano appartiene sia il tesoro sia l’ampolla contenente il sangue- è come se fosse un nostro parente sempre pronto a venirci in soccorso, in cambio ne custodiamo il patrimonio.
Lavori spesso con aziende, come si interfaccia la tua pratica con il mondo dell’impresa?
Mi fa sempre molto piacere quando riesco a collaborare attraverso lo sguardo artistico con le aziende. Il mondo dell’imprenditoria commerciale mi affascina sempre tanto, così come mi affascina il marketing che hanno alle spalle e come si muovono nella comunicazione. Quando vengo chiamata resto sempre me stessa cercando di non piegarmi al volere del committente, mi piace la sfida pertanto spingo finché posso.
In questo caso come si è realizzato lo scambio tra te e la Ferrarelle. Quali stimoli hai tratto?
La Ferrarelle si è rivolta allo Studio Trisorio per la decima edizione della bottiglia d’artista, tra vari artisti della galleria che Laura Trisorio ha proposto hanno scelto me. Lo Stay Liquid mi è sembrato subito azzeccatissimo, dopo l’acqua della Madonna adesso ci sta pure l’acqua del San Gennaro! In realtà lo Stay Liquid nasce qualche anno fa per gioco, ricordo che ero al computer a lavorare a photoshop e di lì a poco sarebbe arrivato il 19 settembre, data in cui ogni anno il Santo fa il miracolo dello scioglimento del sangue, così mi inventai in digitale il primo Stay Liquid e lo pubblicai sui social….E in poche ore divenne virale. È un augurio per tutti ad essere meno pesanti e arrabbiati con la vita, meglio un sorso d’acqua e rilassarsi che un sorso d’odio e ammalarsi!!!
Naturalmente anche in questo caso la cultura napoletana è protagonista, anche se hai prodotto una immagine che parla poi a tutta Italia…
Pensa che una stampa del mio San Gennaro è arrivata anche in un paesino del Polo Nord…
Ti definisci spesso una artista pop: ti senti a tuo agio con l’idea di un’opera che viaggi su un supporto così popolare, anche se ovviamente a edizione limitata?
Io mi definisco una artista social pop…c’è sempre un motivo per cui lavoro ad una immagine popolare, non è solo stravolgimento, ma parto sempre da un’attenzione e da uno studio che faccio assistendo ai vari comportamenti delle persone. A me piace incontrare gente che solitamente non incontro restando sempre e solo nel circuito dell’arte. Grazie al San Gennaro qui da me in studio sono arrivate persone che non conoscono Caravaggio o Andy Warhol, giusto per nominare i famosissimi. A queste persone riempio la testa con tutti i miei progetti passati, gli spiego i vari lavori che ho esposti e credetemi tanti non immaginano che dietro ad un dipinto o ad una fotografia possa esserci una ricerca ed un percorso a volte anche faticoso.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Il 16 dicembre sarà presentata una mia videoinstallazione “Maresistere” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli durante la mostra Thalassa che inaugurerà il 5 dicembre. Per la prima volta metterò in mostra una parte malinconica di me non colorata che ho sempre tenuto nascosta… ma magari poi ne parleremo meglio in un’altra intervista…
– Santa Nastro
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati