Videoart Yearbook e Premio Alinovi Daolio a Bologna: due eventi nel segno di Renato Barilli
L’annuario di videoarte italiana ha per padrino d’eccezione il Direttore del CAC di Ginevra Andrea Bellini, mentre il premio cambia formula. Tutte le novità dei 2 eventi bolognesi, di cui è mentore Renato Barilli
Tornano a Bologna due eventi diventati ormai un’istituzione della città, condotti da storici team di cui è membro in entrambi i casi il professore Renato Barilli. Stiamo parlando di Videoart Yearbooke del Premio Alinovi Daolioche quest’anno si svolgono quasi in contemporanea: il 20 novembre il primo, presso l’Aula Magna di Santa Cristina, e il giorno seguente il secondo.
VIDEOART YEARBOOK 2019
Promosso dal Dipartimento delle Arti Visive e dalla Scuola di Specializzazione in Beni Storici Artistici dell’Università di Bologna, il Videoart Yearbook. L’annuario della videoarte italiana giunge alla sua quattordicesima edizione con il suo format collaudato, ovvero valorizzare la videoarte italiana, selezionando ogni anno opere che spaziano dalla video-performance alla computer-grafica, offerte al pubblico in un’unica sequenza, come una proiezione cinematografica. Quest’anno il comitato curatoriale, costituito appunto da Renato Barilli, Guido Bartorelli, Alessandra Borgogelli, Pasquale Fameli, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, ha scelto sedici video creati da altrettanti artisti – Apotropia, Elena Bellantoni, Rita Casdia, Audrey Coïaniz, Silvia De Gennaro, Elisabetta Di Sopra, Francesca Fini, Igor Imhoff, Salvatore Insana, Francesca Leoni & Davide Mastrangelo, Liuba, Marcantonio Lunardi, Sabrina Muzi, Christian Niccoli, Alberta Pellacani, Saul Saguatti – per le loro caratteristiche che vanno dalle applicazioni di computer graphic alle testimonianze di aspetti del comportamento e dell’arte di strada. Il tutto introdotto, come di consueto, da un padrino d’eccezione. “Come nelle altre occasioni la prima preoccupazione è stata di trovare una figura di prestigio, chiamata a tenere a battesimo la manifestazione”, spiega Barilli. “Questa volta ci si è rivolti ad Andrea Bellini, Direttore del Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra, anch’esso noto laboratorio di videoarte, di cui Bellini offrirà una notevole campionatura al nostro pubblico”.
PREMIO ALINOVI DAOLIO 2019
Il 21 novembre, presso l’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, verrà invece consegnato all’artista e architetto Devis Venturelli (Faenza, 1974) il Premio Alinovi Daolio2019. Il riconoscimento nato nel 1986, dedicato inizialmente alla memoria della critica d’arte, scomparsa tragicamente a soli 35 anni, Francesca Alinovi, a partire dal 2013 ha avuto un cambiamento della sua intitolazione istitutiva a seguito della sopraggiunta morte del curatore e docente Roberto Daolio. Quest’anno, anche un membro della giuria, Alessandro Mendini, deceduto nel frattempo, è stato sostituito da Fulvio Irace, docente e saggista di storia dell’architettura contemporanea, che così si è aggiunto a Renato Barilli, Claudio Marra, Loredana Parmesanie Jacopo Quadri. Ma non finiscono qui le novità del Premio Alinovi Daolio. “All’inizio della nuova serie si era ritenuto opportuno solennizzarla puntando su nomi di grande prestigio (Cattelan, Balestrini, Mainolfi, Benuzzi, Migliori)”, conclude Barilli. “Ma dall’anno scorso il Premio aveva ripreso il suo ruolo preminente, anche nel rispetto dei suoi due intestatari, consistente nel portare l’attenzione su presenze giovani, e così era stato assegnato alla coppia Sonia Piedad Marinangeli e Elisa Placucci. Quest’anno ci si è rivolti a Devis Venturelli, ben noto per i magnifici video da lui presentati più volte nella rassegna che si tiene proprio presso il Dipartimento delle arti, sede di S. Cristina, col titolo di Videoart Yearbook”.
– Claudia Giraud
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