Jan Fabre dialoga con Caravaggio. Al Pio Monte di Napoli, le cappelle si coprono di corallo rosso
Una grande installazione permanente dell’artista belga mette in dialogo 4 sculture rivestite di corallo rosso con i dipinti seicenteschi già esistenti nelle cappelle. Tra cui Le Sette Opere della Misericordia di Caravaggio
Ciò che del Pio Monte di Napoli attrae da sempre è il capolavoro di Caravaggio, Le Sette Opere della Misericordia, esposto sull’altare maggiore. Ora, c’è un motivo di fascino in più per visitare la famosa chiesa seicentesca. Dal 22 dicembre, il pubblico può, infatti, ammirare l’installazione permanente di quattro sculture in corallo di Jan Fabre (Anversa, 1958), concepita appositamente per la Cappella dell’Istituto. Da aprile a settembre scorso il Pio Monte ha già proposto la temporanea esposizione, nella propria Cappella, dell’opera dell’artista belga, L’uomo che sorregge la croce, nell’ambito della mostra personale Oro Rosso realizzata in collaborazione con il Museo di Capodimonte. L’iniziativa, a cura di Melania Rossi, ha riscosso grande successo e fortissimo afflusso di pubblico, determinato dal modo in cui l’opera si è armonizzata con il contesto della chiesa, sia dal punto di vista estetico-formale che in senso concettuale e spirituale. Da qui è nata l’idea di allestire in maniera permanente all’interno della cappella del Pio Monte della Misericordia un insieme di nuove opere. Si tratta di un corpus di quattro sculture – con cuori assemblati ciascuno a elementi diversi, come il giglio (simbolo di purezza) e la colomba (simbolo dello Spirito Santo) – ricoperte di corallo rosso, sotto forma di roselline, perle e mezze perle e di piccoli cornetti: ogni manufatto rappresenta complesse associazioni simboliche e iconografiche, concepite per essere poste in stimolante dialogo con i dipinti seicenteschi, già esistenti nelle cappelle. Ecco le immagini…
– Claudia Giraud
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