Scarabocchi d’artista. Carola Provenzano a Milano
Walden, Milano ‒ fino al 12 gennaio 2020. Il caffè letterario di via Vetere accoglie nel suo spazio “... e questo cos’è?” progetto di Carola Provenzano a cura di Valentina Avanzini.
La personale di Carola Provenzano (Palermo, 1993), rievoca quell’età in cui la domanda più importante è “perché?” o, “… e questo cos’è?”. Quest’ultimo interrogativo dà il titolo alla mostra e a un trittico composto da tre prime pagine di giornale che raccontano episodi del nostro Novecento. L’artista affronta il materiale d’archivio, solitamente ritenuto intoccabile, con l’approccio dissacrante del bambino e vi traccia sopra un segno con il pennarello nero. Le pagine, disposte in modo da ignorare l’ordine temporale degli eventi, parlano di dominio, tecnologia e naufragio: temi di allora, temi attuali, a tratti cancellati da uno scarabocchio che esce dai limiti della pagina e non si conclude.
L’artista stessa definisce i suoi lavori scarabocchi, un termine che evoca l’immediatezza del gesto e la giocosità spensierata del bambino, l’informale che si oppone al formale delle notizie. Tuttavia queste linee nere sono frutto di reiterazione tecnica, nulla è improvvisato. È una ripetizione che porta a svincolarsi dalla struttura, al fine di scardinare il linguaggio stesso.
‒ Laura Pfaiffer
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati