Frutta, verdura ed economia. Giuseppe De Mattia a Roma
Materia Gallery, Roma – fino al 21 gennaio 2020. La mostra di Giuseppe De Mattia cavalca l'onda di un dibattito che smuove l'opinione pubblica, accendendo la curiosità anche dei non addetti ai lavori.
Contrattazione nel mercato dell’arte e contraffazione delle merci, i trucchi del marketing orto-fruttifero, ove l’occhio vuole la sua parte. Un lessico che spazia tra materiali, colori, persino odori. Varcata la soglia di Materia Gallery siamo catapultati in una luce verde abbagliante, degna della criptonite dell’universo DC.
Vergata con la calligrafia di Giuseppe De Mattia (Bari, 1980) l’insegna “Frutta e Verdura” conduce a un ulteriore ambiente: un banco oltre l’altezza naturale, uno stand espositivo “fieristico”; in bella mostra i prodotti migliori, organizzati secondo uno schema cromatico preciso, con degli intrusi. Da una parte una natura morta destinata a marcire; dall’altra delle simulazioni in ceramica di Faenza, fragili sì ma, se ben custodite, durature. Dov’è allora il confine tra verità e finzione? Quali sono i prodotti originali e qual è il loro valore artistico, se basta “scotchare” una banana alla parete o ingurgitarla per promuovere dibattito? Il mercato non si sta annidando in un meccanismo sin troppo autoreferenziale? De Mattia stigmatizza e insieme scopre le regole del gioco con la sua operazione ironica, permettendo a ognuno di portare a casa un alimento stagionale ormai ammuffito ma avvolto in una speciale carta d’artista.
‒ Giorgia Basili
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