Trasformare lo spazio, Marina Paris a Macerata
GABA.MC, Macerata – fino al 12 gennaio 2020. L’indagine sullo spazio è al centro del lavoro artistico di Marina Paris, in mostra nella Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Lo spazio nella sua incessante e costante trasformazione è il tema cardine attorno al quale ruota la ricerca di Marina Paris (Sassoferrato, 1965).
Quattro sale raggruppano dieci anni di sperimentazioni sul rapporto tra lo spazio e il suo cambiamento. Un percorso creativo di chi mette in scena un processo di alterazione dello spazio, inteso come un organo vivo e pulsante. Fluttuante è la realtà che l’artista restituisce al visitatore, mutata dal tempo, dall’uomo e dalla sua stessa essenza.
Collage di vecchie cartoline, lacerate o sovrapposte a carte geografiche, segnano un repertorio di spazi erranti, nei quali il protagonista è il territorio italiano e le sue metamorfosi, un lavoro datato 2019 e battezzato Urban Fragments. Fanno parte invece del ciclo Under Construction (2014-17) gli scatti dei vecchi Casali del Pino a Roma, fotografati nel loro stato di abbandono poco prima della ristrutturazione avviata dalla casa di moda Fendi. Il tempo irrompe nello spazio, lo colora e agisce prepotentemente sugli interventi strutturali degli edifici.
Interni metafisici, creati con collage di carte veline e o di cartoncini di varia grammatura colorata, coniano nuovi ambienti e nuovi contesti. Infine un’animazione di quattro minuti, Less than five minutes del 2009, elaborata con Alberto D’amico – disegni in Illustrator d’interni fotografati e poi montati in successione – mostra una serie d’immagini in uno luogo surreale e tridimensionale, che si costruiscono all’infinito.
‒ Silvia Papa
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