C’è una mostra nell’Autostazione di Bologna: report dall’ex sede di SetUp
È saltata l’ottava edizione della fiera SetUp, ma al suo posto si svolge una “exhibition and sale” resa possibile grazie alla solidarietà di numerosi artisti che ne hanno voluto sostenerne la causa.
Sono ancora qua. SetUp to be continued. Al piano superiore dell’Autostazione di Bologna si svolge, fino al 26 gennaio, una mostra in formula di “Exhibition and Sale”. Una collettiva non curata che porta dietro di sé una storia e una vicenda di solidarietà verso un progetto che sostiene l’arte emergente. Come vi avevamo anticipato qui, quest’anno è stata sospesa la programmazione di SetUp, prima fiera collaterale nata nel 2013 e dedicata ai giovani artisti. Diretta per sette edizioni da Alice Zannoni, ora unica amministratrice di SetUp Art srl, assieme a Simona Gavioli (oggi direttrice della prima edizione di Booming Contemporary Art Fair), i rapporti si sono incrinati – stando alla versione della Zannoni – in particolar modo nel 2017, quando lo spostamento della fiera nel Palazzo Pallavicini ha in qualche modo una virata all’identità del progetto, portandolo in una cornice più prestigiosa, ma al tempo stesso costosa. Con la scissione delle due direttrici e un bilancio da risanare, per la prima volta dopo sette anni SetUp salta. Ma non del tutto. Sono oltre 30 gli artisti che hanno voluto donare un’opera per sostenere la causa. Un segnale forte che ha avuto come effetto quello di riportare il pubblico nel luogo dove tutto è nato, con la promessa del “to be continued”. Opere di tipo disparato (scultura, fotografia, ma soprattutto pittura) si estendono in poche stanze nell’ambiente industriale dell’Autostazione. Un’atmosfera informale e soprattutto conviviale (con tanto di quadreria e divano posto davanti, come se fosse un ritrovo tra amici). Un progetto da ricostruire e la manifesta voglia di rendere questo scopo possibile.
– Giulia Ronchi
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