Le radici e i colori di Dominic Chambers a Torino
Luce Gallery, Torino ‒ fino al 12 marzo 2020. Il giovane artista afroamericano Dominic Chambers presenta la mostra “Life is Elsewhere” e riflette sui pregiudizi e le credenze legate al “popolo nero”.
Life is Elsewhere è la traduzione cromatica di una ricerca intensa, che trova il suo principio nell’identità, nella rottura con le associazioni storiche e contemporanee legate alla figura dell’uomo di colore. Dominic Chambers (St. Louis, 1993) attraverso lavori di grande formato, schiude agli occhi dello spettatore una realtà che combina in sé vissuto, racconti, mitologie e storia afroamericana. Crea delle visioni ferme in uno spazio senza tempo, una dimensione figurativa essenziale nel tratto, lontana da estetismi fuorvianti, che concentra tutta la comunicazione nel gesto delle figure rappresentate, nella loro pacata essenza. A spezzare i legami con una cultura eccessivamente ridotta nella coscienza è la restituzione in immagine del concetto di “velo nero” espresso da William Edward Burghardt Du Bois ne Le anime del popolo nero (The Souls of Black Folk, 1903). Du Bois teorizza la questione della coscienza nera: l’uomo di colore dispone di una doppia coscienza, che gli permette il riconoscimento del proprio essere di fronte a se stesso e la visione di quello che appare agli occhi dei bianchi. Chambers sviscera il pensiero del sociologo e presenta al mondo un’offerta pacifica di accettazione e riconoscimento nell’identità di razza e popolo contro una realtà stagnante, che affoga in credenze arcaiche.
‒ Grazia Nuzzi
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