Le stoffe orientali di Isabella Ducrot sbarcano a Roma
T293 Gallery, Roma – fino al 18 marzo 2020. Composizioni di stoffe orientali e disegni in carta cinese, bidimensionalità insistita e seduzioni evocative. Le opere di Isabella Ducrot svelano un accesso orientale alla società dell’immaginario e traslano lo spazio indifferenziato della galleria in un pieno di desideri rivelati, esperienze possibili e percezioni incrociate.
Isabella Ducrot (Napoli, 1931) colleziona e studia stoffe dal fascino esotico. Le riutilizza spezzando i percorsi che portano alla pluralità dei luoghi e delle culture per produrre, nei motivi ripetuti e nelle forme sedimentate dell’orientalismo tessile, nuove autonome creazioni. Il tutto è disposto in una struttura ordinata che va a incorniciare abiti a parete e a srotolare un lungo Turbante (2014) indiano, incartonato e lavorato a frottage.
La sensazione alla vista è quella di presenze invisibili ma indubbie, indossatrici evocate dalle forme eleganti degli abiti, tessitori sapienti dell’elaborazione fantasiosa. La stoffa è allora tramite di collegamento con un mondo esterno, la sua trasformazione in abito è incorporazione dell’alterità. Come in un racconto fiabesco, carico di processi di trasformazione e variazioni di status, il cambiamento avvolge tessuto e spazio circostante. Nella dimensione piatta e orizzontale della stoffa c’è metamorfosi e viaggio verso un luogo inesplorato e sociale.
‒ Raffaele Orlando
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