Mother Art Prize e Grant “Cultura e Salute”: due iniziative a misura di donna
Un premio e una borsa di studio per valorizzare le donne e i progetti sulle donne. A lanciarli una organizzazione inglese e una Fondazione torinese. Ecco i dettagli
Viene da una Londra che ha appena scelto, definitivamente a quanto pare, la strada della Brexit, l’iniziativa Mother Art Prize. Un progetto che ha in realtà una lunga storia e che affonda le sue radici nel Procreate Project, fondato nel 2013 da Dyana Gravina, artista, imprenditrice e attivista, affiancata nella direzione da Paola Lucente, curatrice e mamma anche lei, da allora cresciuto fino a diventare un’organizzazione artistica pioniera nel suo campo, grazie al suo impatto socio-culturale e innovazione nel settore. Collaborano altre italiane Elisa Fontana, Chiara Di Zacomo. Definito nel 2018 dal sindaco Sadiq Khan “una delle iniziative civiche più innovative a Londra”, il Procreate si è configurato fin da subito come un’ottima pratica e attraendo comitati scientifici e advisory board di grande prestigio. In un contesto di charity sana, come solo le azioni anglosassoni sanno spesso essere, ha come obiettivo di offrire supporto alle mamme artiste nella produzione delle loro opere, nel networking e nelle attività di comunicazione cercando di promuovere una rappresentanza equa per le donne nel mondo delle industrie culturali e creative. Inoltre, di creare maggiore sensibilità su tematiche spesso trascurate (corpo, identità, lavoro domestico, parto e sessualità, aborto spontaneo, e così via).
IL MOTHER ART PRIZE
Nasce in questo alveo il Mother Art Prize. Giunto nel 2020 alla sua terza edizione, dedicando la propria attenzione agli artisti che sono genitori, sempre con la giusta attenzione verso argomenti umani spesso non giustamente valorizzati. Rivolgendosi ad un ampio raggio di media, il Mother Art Prize vanta una giuria composta da Niamh Coghlan, gallery director della Richard Saulton Gallery, Pauline Desouza della Diversity Art Forum, Eva Langret, direttore artistico di Frieze London, Claire Mander tra gli Uk Friends del National Museum of Women in the Arts e direttore del CoLAB, Frances Morris, direttrice della Tate Modern. Cosa si vince? Oltre a sottoporre il proprio lavoro all’attenzione di tutte queste persone interessanti, le vincitrici parteciperanno ad una mostra collettiva presso Elephant West, lo spazio di Elephant Magazine, inoltre 500 sterline cash. Inoltre, nella sezione International Award, un solo show di due settimane al The Showroom di Londra, nell’estate del 2021, e una residenza di un mese con tutta la famiglia. L’edizione 2019 ha visto partecipare 300 artiste alla call, 10 italiane. C’è anche un Online Award, che offre una mostra online da Richard Saulton e un paio di sessioni di mentoring. Per partecipare bisogna inviare le candidature entro il 13 maggio. Sul sito tutte le info.
IL GRANT CULTURA E SALUTE
A lanciare il grant Cultura e Salute è, invece, la Fondazione Medicina a Misura di Donna, con sede operativa presso il presidio ospedaliero S. Anna, di cui Artribune aveva già parlato per le tante iniziative tra arte e salute a favore delle donne. Ora la Fondazione si distingue per il lancio della prima borsa di studio italiana su cultura e salute, con l’obiettivo anche di rileggere 10 anni di attività dell’istituzione in questo senso. La prima a beneficiarne e con questo gravoso compito è la giovanissima Carla Di Grazia, classe 1985, ex Matera 2019. Dal 1 marzo a settembre, con la tutorship della Vice presidente Catterina Seia, che opera in questo settore dal 2010, la Di Grazia, grazie ad un donor privato “rileggerà il percorso in tema delineato da apripista italiana dalla Fondazione e contribuirà a delineare sviluppi potenziali”.
– Santa Nastro
https://www.procreateproject.com/mother-art-prize-procreate-project/
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