Biennale di Venezia 2021: l’artista multimediale Sigurður Guðjónsson rappresenta l’Islanda
Dopo l’installazione di capelli multicolori che ha invaso un ex magazzino alla Giudecca, il paese nordico si affida a un artista multimediale per continuare a sorprendere il pubblico della Biennale
Dopo il successo (e la sorpresa) di pubblico e addetti ai lavori del progetto presentato alla Biennale d’Arte di Venezia 2019 – Chromo Sapiens, la grande installazione ambientale di Hrafnhildur Arnardóttir/Shoplifter in cui un ex magazzino alla Giudecca è stato trasformato in una sorta di caverna invasa da capelli sintetici multicolori – l’Islanda è già al lavoro per il progetto che presenterà alla prossima Mostra Internazionale d’Arte in programma da maggio a novembre 2021. Sigurður Guðjónsson è l’artista che rappresenterà il paese nordico in Laguna, dopo essere stato selezionato dall’Icelandic Art Centre (nelle precedenti edizioni, invece, i “rappresentanti” dell’Islanda alla Biennale venivano selezionati da un gruppo di artisti appositamente scelti per questo compito).
IL PADIGLIONE ISLANDA ALLA BIENNALE DI VENEZIA 2021
Formatosi alla Icelandic University of the Arts e alle scuole di Copenaghen e Vienna, Sigurður Guðjónsson ha fatto dell’installazione multimediale la sua cifra stilista e forma di espressione. In particolare, le sue opere spingono il visitatore a immergersi in peculiari esperienze sensoriali, aspetto questo che colloca l’artista sulla stessa linea concettuale dei progetti presentati finora dall’Islanda a Venezia. Sigurður Guðjónsson ha esposto le sue opere alla National Gallery of Iceland, al Reykjavik Art Museum, alla Hamburger Bahnhof di Berlino, alla Bergen Kunsthall in Norvegia e in altre istituzioni internazionali.
BIENNALE D’ARTE DI VENEZIA 2021. I PADIGLIONI NAZIONALI GIÀ ANNUNCIATI
Continua così a delinearsi il mosaico delle partecipazioni nazionali alla 59. Mostra Internazionale d’Arte di Venezia, con alcuni Paesi che hanno già svelato i nomi degli artisti che li rappresenteranno in Laguna. Il primo Paese ad aprire le danze è stato la Nuova Zelanda, che a Venezia sarà rappresentata da Yuki Kihara; segue poi l’Australia con l’artista Marco Fusinato, il Canada con Stan Douglas, la Svizzera con l’artista di origini franco-marocchine Latifa Echakhch, la Francia con l’artista algerina Zineb Sedira e la Finlandia con Pilvi Takala. Quelle riguardanti gli artisti non sono però le uniche nomine che interesseranno la prossima Biennale d’Arte: Il 2020 infatti è iniziato con la nomina della curatrice italiana Cecilia Alemani a Direttore del Settore Arti Visive e l’elezione di Roberto Cicutto a Presidente della Biennale di Venezia.
– Desirée Maida
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati