Otto artisti al confine tra realtà e finzione. In una mostra a Napoli
Galleria Tiziana Di Caro, Napoli – fino al 21 marzo 2020. Tutte le opere d’arte rappresentano cose invisibili e il mezzo con cui si creano non è altro che una forma per avvicinarsi a quelle realtà altre, non fisiche, che stanno al di là delle cose visibili. Gli artisti selezionati per la mostra “Parabasi” esplorano e usano l’invisibile con una molteplicità di rappresentazioni, bidimensionali e tridimensionali, dando vita a una forma da cogliere.
Tra il mondo reale e quello fittizio esiste una sottile barriera che ne definisce distanze e confini, rendendoli di volta in volta anche superabili. Nel teatro tale barriera, la cosiddetta “quarta parete”, avverte lo spettatore che ciò che sta guardando è pura immaginazione, rivelandone l’artificio scenico. La divisione tra i due mondi si verifica nella parabasi, momento in cui il coro si avvicina al pubblico, dopo aver tolto la maschera, ed espone la vicenda in toni e linguaggi diversi da quelli dell’opera narrata. La deviazione e il senso di stravolgimento che si porta dietro sono indagati, attraverso un intreccio di visioni, da otto artisti di diverse generazioni nella mostra collettiva, che prende proprio il titolo di Parabasi, curata da Francesca Lacatena negli ambienti della galleria Tiziana Di Caro. Ogni opera, dalle sculture in terracotta, cemento e porcellana alle tele dipinte a olio, dagli acquerelli su carta alla statua in compensato, rappresenta una variazione inedita dell’incontro/scontro con il reale. Che non distrugge mai la struttura formale e dialoga apertamente con l’arte del passato.
‒ Francesca Blandino
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati