10 anni di MAXXI. Un grande festival digitale li celebra sui social con una maratona live
Tra dialoghi live e contributi video di artisti, architetti, designer, direttori, curatori, critici, scienziati, sarà una riflessione lunga 10 ore sulla funzione dei musei d’arte contemporanea nel mondo post-pandemia
Si intitolerà Una storia per il futuro, come l’esposizione del decennale rimandata a novembre. Stiamo parlando del grande festival digitale che giovedì 18 giugno festeggerà i primi 10 anni del Maxxi di Roma con una maratona no stop di 10 ore, in onda su tutti i canali social del Museo – Facebook, Twitter, Youtube – per riflettere insieme a direttori di importanti istituzioni mondiali (Centre Pompidou, Serpentine Gallery, Tate Modern, Palais de Tokyo) sulla funzione dei musei d’arte contemporanea nel mondo post-pandemia. “Celebriamo i primi 10 anni del MAXXI per sviluppare idee, proposte, modelli per i prossimi 10”, dichiara Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI.
MAXXI FESTIVAL: SI PARLA DI ARCHITETTURA
“Ora più che mai siamo convinti che occorra rafforzare l’anima sociale, educativa, di ricerca delle istituzioni culturali. Con questo Festival, riflettiamo insieme sull’identità dei musei nazionali e globali, sul ruolo che possono avere per contribuire a realizzare un mondo nuovo, anche grazie alle intuizioni, ai bagliori, alle visioni di artisti, architetti, creativi”. Il tutto in modalità online, forte delle oltre 13 milioni di visualizzazioni del proprio palinsesto digitale avuto durante il lockdown che sarà ovviamente uno degli argomenti di discussione della rassegna che sarà organizzata in due sezioni. La prima, Il MAXXI nel mondo, ovvero sono ancora necessari i musei globali? riflette su come la pandemia abbia influito su funzione, organizzazione, percezione e offerta dei musei. La seconda, Verso un nuovo ecosistema della creazione invita i musei a diventare i principali laboratori in cui poter sperimentare e definire un nuovo ecosistema della creazione, che coinvolga comunità sempre più ampie e pratiche di condivisione dei saperi sempre più poliformi. Questa sezione comprende anche un focus sul tema dell’abitare e su come il COVID-19 abbia influito e modificato il rapporto tra noi e la casa, tema al centro del nuovo allestimento della mostra At Home 20.20, a cura di Margherita Guccione e Pippo Ciorra, che proprio il 18 giugno apre al pubblico.
IL FESTIVAL SUI MUSEI DEL MAXXI SPIEGATO DA HOU HANRU
“Qui indaghiamo l’urgente questione di come il Coronavirus abbia modificato la relazione tra pratiche creative contemporanee e vita comunitaria”, spiega Hou Hanru, Direttore artistico del MAXXI. “È necessario ripensare alcuni concetti, come casa, appartenenza e giustizia, esigenza ulteriormente intensificata dalle istanze del movimento Black Lives Matter. Il futuro risiede nelle nostre visioni creative a lungo termine e nelle azioni che attiviamo per affrontare queste sfide urgenti”. Tra dialoghi live e contributi video registrati appositamente per l’occasione, il festival si configurerà come un confronto serrato tra artisti, architetti, designer, direttori e curatori di istituzioni internazionali, critici, scienziati che vedrà protagonista anche Sky Arte, con uno spazio dove si alterneranno video che raccontano le mostre, le performance e i momenti più significativi dei primi dieci anni del MAXXI. Da non mancare, infine, il dibattito moderato da Bartolomeo Pietromarchi alle 13.30 sul futuro della creatività italiana con Diego Marcon, Margherita Moscardini, Edoardo Bonaspetti, Luca Lo Pinto e Massimiliano Tonelli.
– Claudia Giraud
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