L’esperienza dello spazio-tempo. Anna Ippolito e Marzio Zorio a Venezia
Negli ambienti della Made in.. Art Gallery di Venezia gli artisti torinesi Anna Ippolito e Marzio Zorio mettono in discussione l’assolutezza dei concetti di spazio e tempo nella mostra “In All Senses”. Sottolineando l’imprescindibilità dell’esperienza soggettiva.
In All Senses indica in inglese la comprensione totale ed esaustiva di una questione. Più che un semplice gioco di parole, quest’espressione evidenzia un aspetto fondamentale della conoscenza, ossia il suo derivare, almeno in prima battuta, dall’esperienza.
I senses sono altrettanti accessi al mondo, che i lavori di Anna Ippolito (Torino, 1984) e Marzio Zorio (Torino, 1985) riattivano superando il tradizionale rapporto fra opera e pubblico. Un percorso per immagini e suoni che non solo mette in luce la contingenza della fruizione – che si svolge in una dimensione spazio-temporale ben definita, frutto anche di scelte, aspettative, gusti e conoscenze personali dello spettatore –, ma rivela l’estensione geografica e storica abbracciata dalle opere in mostra, molto spesso esiti di un atto performativo, di una serie di azioni che coinvolgono momenti, luoghi e persone diverse. Fra tutti Linea di 4 metri, 9 mesi e un giorno, una serie di lastre metalliche che Ippolito ha immerso nelle acque della laguna creando imprevedibili pattern di corrosione e su cui ha disegnato, come fasi lunari crescenti, il profilo di un ventre in gravidanza; e NY BUG (NewYork Hin-to), installazione sonora di Zorio che, attraverso uno schiacciamento spazio-temporale reso possibile dalla tecnologia, consente di sentire in tempo reale i rumori di New York, confinando la Grande Mela in una vasca, un acquario di cui noi diventiamo gli stupiti ascoltatori.
‒ Irene Bagnara
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