Il talento di Mr. Cucchi. In mostra a Roma
Simone Aleandri Arte Moderna, Roma – fino al 31 luglio 2020. Una piccola ma succosa mostra di opere su carta ci consegna un Enzo Cucchi in ottima forma. I lavori sono tutti recenti, l’insieme cattura anche in virtù di un allestimento sopraffino.
Sono tutti recenti i lavori di Enzo Cucchi (Morro d’Alba, 1949; vive a Roma) esposti a Roma in una piccola ma succosa mostra, dal titolo intrigantissimo. Si tratta di un corpus di opere su carta, di cui due totemiche, più una scultura di bronzo. Cuore del progetto è la strutturazione analogica di disegni che, incorporando sezioni di altri disegni, diventano oggetti eccedenti, tridimensionali.
L’immaginario tende a un figurale mistico e preconscio. Il grosso è costituito da piccoli lavori, dei quasi A4 (i centimetri mancanti si sentono in termini subliminali) che funzionerebbero alla perfezione come copertine di libri di Frazer o Jung.
L’insieme cattura, è un Cucchi scuro e caldo, quanto mai attratto dall’archetipico, capace di visioni alogiche ma sode, lumeggiate in modo magistrale. I limiti nell’ideare maschere ipnotizzanti alla De Dominicis sono bilanciati dalla formidabile capacità di Cucchi di innescare il fantasmatico per via pseudo-narrativa. Super catalogo e allestimento sopraffino.
‒ Pericle Guaglianone
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