La prima mostra mai realizzata in cloud streaming 3D dedicata a Yayoi Kusama

Ideata e lanciata dalla Mucciaccia Gallery, la mostra è stata sviluppata dalla start up milanese Wide VR. Ci siamo fatti spiegare come funziona una mostra in cloud streaming 3D

La pandemia e il lockdown hanno spinto numerosi musei e gallerie di tutto il mondo a fare uso delle tecnologie digitali, per promuovere mostre, iniziative rivolte al pubblico della rete e soprattutto le vendite. La crisi sanitaria in corso ha in un certo senso accelerato, in particolar modo, il processo di “virtualizzazione” delle gallerie, che già da tempo lavoravano alla creazione di piattaforme e spazi digitali: è il caso di David Zwirner, Larry Gagosian, Oliver Miro. In particolare, vi abbiamo parlato di Massimo De Carlo, che ha pensato di inaugurare un nuovo avamposto della propria galleria in un “virtual space” sviluppato dalla Wide VR, startup milanese specializzata in contenuti real-time per l’arte fondata dall’architetto Edoardo Graziadei e dal gallerista Andrea Zardin. A proposito di tecnologie digitali applicate all’arte, lo scorso 28 luglio la Mucciaccia Gallery – galleria fondata nel 2006 da Massimiliano Mucciaccia con sedi a Roma, Cortina, Londra, New York e Singapore – ha ideato e lanciato una mostra di Yayoi Kusama (Matsumoto, 1929) in cloud streaming 3D, sviluppata dalla Wide VR.

LA MOSTRA DI YAYOI KUSAMA IN CLOUD STREAMING 3D LANCIATA DALLA MUCCIACCIA GALLERY

Prima nel suo genere, la mostra in cloud streaming 3D dedicata alla celebre artista giapponese presenta una serie di opere che vanno dagli anni Cinquanta al 2007, oltre a tre grandi sculture esposte nel 2004 al Mori Art Museum di Tokyo durante la mostra Kusamatrix, visitata da oltre un milione di persone. In questo progetto, il cloud streaming viene applicato per la prima volta a una mostra virtuale, utilizzando la potenza computazionale dei data center remoti e consentendo alle persone di visualizzare contenuti 3D in tempo reale di alta qualità, su qualsiasi tipo di dispositivo. Cosa significa precisamente e qual è la differenza tra una mostra in realtà virtuale e una mostra in cloud streaming 3D? “Una mostra virtuale 3D navigabile da web ha dei limiti dati dal fatto che l’applicazione su cui gira la mostra deve essere supportata da un sito web, che nel formato standard webgl arriva a poche decine di megabyte”, risponde ad Artribune Edoardo Graziadei. “Il cloud streaming risolve questa problematica, facendo girare una app per PC molto performante, realizzata in HDRP, su un supercomputer che si trova per esempio negli USA. La app, pesante in questo caso qualche gigabyte, viene visualizzata in streaming (come se fosse Netflix) su qualunque device in giro per il mondo. Questo permette di avere tutta un’altra qualità e di aprire le porte ad una nuova epoca nel mondo delle mostre virtuali”. La mostra sarà fruibile fino al 31 agosto sul sito della Mucciaccia Gallery, a questo link.

– Desirée Maida

www.mucciaccia.com 

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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