A Noto in Sicilia inaugura il Parco dell’anima, tra arte contemporanea, natura e sostenibilità
50 ettari di terreno nelle campagne della barocca Noto si trasformano in un museo d’arte contemporanea a cielo aperto, che ruota attorno ai temi dell’ecologia e della biodiversità. Ne abbiamo parlato con la fondatrice Alessia Montani
Nonostante i mesi estivi e la crisi sanitaria in corso, il mondo dell’arte italiano sembra intenzionato a recuperare il tempo perduto durante il lockdown, promuovendo iniziative culturali la cui visione va ben oltre il concetto di “mostra”. Tra le regioni in Italia che si stanno confermando molto attive è la Sicilia, in particolare la provincia di Siracusa: a Palazzolo Acreide procede a ritmo incalzante la programmazione di San Sebastiano Contemporary – Casa Bramante, mentre pochi giorni fa è stata inaugurata a Testa dell’Acqua, frazione di Noto, Casa Balat, residenza e luogo d’incontro nato dalla volontà dei fratelli Ignazio e Luca Mortellaro dedicato alle arti e alla natura. A queste esperienze il prossimo 5 agosto se ne aggiungerà un’altra, sempre a Noto, che coniuga economia e sviluppo sostenibile, cultura e agricoltura, ecologia e biodiversità: si tratta del Parco dell’anima, nato dall’idea di Alessia Montani, avvocato, collezionista e fondatrice di M’ama SEEds, startup che si occupa della valorizzazione delle colture, con lo scopo di riunire tutta la filiera di coloro che lavorano per la tutela degli antichi semi.
TRA ARTE E NATURA. IL PARCO DELL’ANIMA A NOTO
Il Parco dell’anima si trova nei terreni agricoli del Resort Zahir Countryhouse, circa 50 ettari di campagna mediterranea con antichi agrumeti, alberi di ulivo e carrubi. Progettato dall’architetto Fernando Miglietta, il Parco dell’anima si presenta come un’oasi agro-culturale in cui natura e artificio convivono armoniosamente, diventando così “luogo simbolico dell’interazione e della produzione creativa”. “Da oltre vent’anni con MAM’ART mi occupo di progetti d’arte, dove l’arte è ‘utilizzata’ come mezzo di comunicazione di temi di interesse pubblico”, racconta ad Artribune Alessia Montani. “La prima mostra è nata già con l’idea di richiamare l’attenzione sull’importanza delle energie rinnovabili per l’ambiente, e sul problema della lungaggine dei procedimenti amministrativi per il rilascio delle autorizzazioni. Da avvocato, collezionista e amante dell’arte, questa è stata per me la naturale conseguenza dell’unione delle mie due anime. Ho creato così un format consolidato di iniziative focalizzato sul rapporto tra arte e diritti umani di ultima generazione, in cui l’arte è un mezzo per sensibilizzare l’opinione pubblica”. L’interesse per l’arte e i temi dei diritti umani e l’ecologia hanno portato alla nascita di M’ama SEEds, “con l’intento di valorizzare le antiche colture e culture nate in Italia, luogo della Storia. In quest’ottica”, continua Montani, “il Parco dell’anima è parte di un più ampio progetto che ambisce a innervare tutta l’area del Mediterraneo, con il sogno di recuperare quanto di più prezioso ha l’uomo: la memoria, in tutte le sue forme”.
PARCO DELL’ANIMA A NOTO, SPAZIO D’ARTE E NON SOLO
All’interno del Parco dell’anima, come si innesca il dialogo tra arte contemporanea, natura e sostenibilità? “Il Parco sarà dedicato alle antiche semenze a al recupero della biodiversità vegetale e animale, ed è concepito come una continua opera collettiva in cui tutti gli artisti partecipano con opere site specific sull’ambiente, ma soprattutto al ruolo dell’agricoltura e la necessità della costituzione di nuove filiere agroalimentari che prevedano un’economia circolare e il recupero della sostenibilità”, spiega Montani. Già lo scorso anno, all’interno del Parco, è stato inaugurato un primo intervento che segna il legame tra arte e natura, il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto tra le spighe di uno speciale grano antico chiamato “russello”. La mattina del 5 agosto, giorno dell’inaugurazione del parco, sarà organizzato un seminario interdisciplinare presso il CUMO – Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale, che vedrà docenti, liberi professionisti e rappresentanti delle istituzioni e della filiera produttiva riunirsi intorno all’opera di Pistoletto Love Difference, un tavolo a forma del Mar Mediterraneo. La sera, invece, verrà inaugurato il progetto d’arte contemporanea del Parco, con gli interventi di Domenico Pellegrino (Orto degli Ulivi), Chicco Margaroli (Attico della Natura), Giulio Rigoni (Silos) e Giuliana Cunèaz (Seme del Mondo) e si svolgerà una performance danzante con le coreografie di Jaime Urcioli. Durante l’opening, sarà poi la volta di una performance artistico-culinaria che vedrà protagoniste l’artista Silvia Giovanardi e la chef dello Zahir Countryhouse Bonetta dell’Oglio, ispirata al bento, il tipico portapranzo giapponese. Durante la perfomance, saranno realizzati cento Bento-rnato box, dipinte dall’artista e contenenti tapas a base degli stessi ingredienti provenienti dal patrimonio della biodiversità, con cui Silvia Giovanardi realizza e dipinge i suoi abiti, tra cui lino, canapa, soia, mais, latte, curcuma, bacche di gardenia, semi di papavero, castagna e mimosa, e donate agli ospiti.
– Desirée Maida
Noto (SR) // 5 agosto 2020
Parco dell’anima
Zahir Countryhouse
Contrada Eloro Pizzuta, Bucachemi
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