Tracce/Traces, i banner aerei di Lawrence Weiner irrompono sul litorale romano. Le immagini
Il progetto di Weiner, tra i principali esponenti dell’arte concettuale, consiste in una mostra all’aperto, in cui le opere – 10 parole che prendono la forma di banner aerei – sorvolano sui cieli del litorale romano
Sono vacanze all’insegna dell’arte quelle che fino al prossimo 25 agosto i bagnanti del tratto litorale laziale che va da Ladispoli ad Anzio avranno modo di sperimentare – consapevoli o meno – grazie a Tracce/Traces, mostra di Lawrence Weiner (New York, 1942) presentata dal MACRO di Roma. L’esposizione infatti consiste in 10 opere, ognuna delle quali prende forma attraverso 10 banner aerei che, ogni giorno dallo scorso 16 agosto, sorvolano il cielo sul tratto di mare laziale.
LA MOSTRA “TRACCE/TRACES” DI LAWRENCE WEINER
La mostra Tracce/Traces, ideata dal direttore del MACRO Luca Lo Pinto, si ricollega all’omonimo libro prodotto nel 1970 per la galleria Sperone e curato da Germano Celant, critico d’arte recentemente scomparso a cui Weiner ha dedicato il progetto. Per la mostra, l’artista noto per essere tra le figure di spicco dell’arte concettuale ha selezionato 10 delle 50 opere contenute nel libro, tutte composte da una sola parola, corrispondente al participio passato di un verbo che suggerisce un’azione che può essere già accaduta o che deve ancora accadere. L’assenza di contesto e l’ambiguità di significato portano queste parole a essere interpretate in maniera libera e aperta.
I BANNER AEREI DI LAWRENCE WEINER SUL LITORALE ROMANO
Sbrecciato, spaccato, ostruito, affrontato, frantumato, spruzzato, schiacciato, lubrificato, deviato e infangato sono le opere/parole di Weiner già sorvolanti o che sorvoleranno ogni mattina sul litorale romano, portando l’arte e la mostra su una spiaggia, e quindi fuori gli usuali spazi di un museo: “il progetto”, si legge infatti nella presentazione di Tracce/Traces, “nasce dalla volontà di esplorare i confini e le potenzialità della mostra come medium – tema alla base del programma di Museo per l’Immaginazione Preventiva – in un momento in cui appare sempre più urgente riflettere sulla capacità di un museo di aprirsi allo spazio pubblico, contribuendo a ridefinirlo. La mostra permetterà a migliaia di persone di partecipare a un’esperienza collettiva unica e totalmente effimera, offrendo a ciascuno spettatore la possibilità – perlopiù inaspettata – di entrare a contatto con delle opere d’arte al di fuori del contesto in cui siamo soliti osservarle”. Ecco le immagini dei banner di Weiner che “irrompono” sulle spiagge…
– Desirée Maida
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