MomArte, l’e-commerce per le Belle Arti dal volto umano. Intervista agli ideatori
Uno shop online di prodotti per dipingere che presto diventerà anche uno spazio fisico, una community di artisti, un blog didattico-informativo: della nascita e sviluppi ne abbiamo parlato con il giovane team di MomArte
Un progetto di e-commerce per le Belle Arti che si sta evolvendo giorno per giorno raccogliendo idee e feedback dai brand fornitori dei materiali e dagli artisti clienti del sito e che presto diventerà uno spazio aperto al pubblico. Stiamo parlando di MomArte, uno shop online di prodotti per dipingere, realizzato da un’azienda giovane e molto piccola, ma piena di idee e con tanta voglia di fare a cui il lockdown ha dato una visibilità pazzesca. Ci siamo fatti raccontare tutta la storia dai suoi giovanissimi ideatori.
Di solito si parte dal negozio fisico per approdare a quello online, voi avete fatto il percorso inverso. Con quali obiettivi è nato il vostro e-commerce?
MomArte è un progetto formato da ragazze e ragazzi che rientrano nella definizione di millennials: questo vale sia per l’età che per l’uso che facciamo della tecnologia. Noi siamo partiti con l’idea di migliorare ciò che molti facevano, secondo noi, in maniera abbastanza incompleta. Abbiamo così pensato di proporre non solo un sito, ma una community di artisti accomunati dall’interesse di condividere conoscenze, esperienze e competenze. Per questo motivo abbiamo pensato subito ad uno shop online, mettendo da parte la possibilità di avere un negozio fisico. Ma qualcosa si sta muovendo anche in quel senso.
Cosa avete in mente?
Non vogliamo semplicemente aprire la classica polverosa bottega dei colori che, seppur piena di fascino, non ci rappresenta in pieno. Ci siamo fatti ispirare da realtà che abbiamo osservato in altri paesi come Inghilterra o Francia, dove ad un negozio si affianca spesso uno spazio per workshop ed una zona espositiva. Avere un luogo fisico sarà il nostro secondo punto di partenza per poter replicare ed ampliare quello che già facciamo online.
Ovvero?
Cerchiamo di avere un contatto diretto con tutti i brand con cui lavoriamo, con chi i prodotti per la pittura e le belle arti li produce veramente, per non farci percepire solo come dei “distributori”. Molti di loro hanno una lunga tradizione nel “fare”, ma non hanno le competenze interne per mostrare nella maniera corretta quello che fanno: ci riferiamo ai vari social e alla presenza online. Stessa cosa con i clienti: anche se siamo online, cerchiamo di avere un rapporto diretto, quasi personale, con ognuno di loro. Chi ha detto che quando hai migliaia di artisti che comprano da te non puoi ricordarti il nome di molti di loro o le loro preferenze in fatto di colori e tecniche? Questo sicuramente ci permette di rimuovere quella barriera che si crea durante l’acquisto online. Non siamo automi, dietro gli schermi, da entrambi i lati, ci sono degli umani.
Quali sono gli sviluppi della vostra attività?
I possibili sviluppi sono tanti e molto interessanti. Abbiamo una vasta community con migliaia di artisti, quindi sarà facile organizzare, promuovere ed ospitare workshop, che potranno essere ripresi dal vivo e poi fruibili in un secondo momento anche online. Abbiamo poi in programma di lavorare ad un portale dove aiutare gli artisti a promuovere la propria arte e le proprie opere, con consigli su come promuoversi ed una sezione dedicata alla vendita.
Siete anche un blog…
Abbiamo un blog dedicato alla pittura e alle Belle Arti che ha un obiettivo sia didattico, cioè parlare delle varie tecniche pittoriche o spiegare come iniziare a dipingere a qualcuno che non l’ha mai fatto, che informativo, cioè facciamo recensioni sui prodotti che vendiamo, li proviamo e ne parliamo. Quello che i nostri lettori apprezzano è il nostro approccio tutt’altro che accademico.
Chi c’è dietro il progetto? Da quali esperienze provenite?
Al momento siamo un gruppo di tre ragazze e tre ragazzi, e tra di noi vi sono esperienze molto diverse. Abbiamo dei background eterogenei. Certo, c’è chi ha un percorso di studi legato al mondo dell’arte, quindi prima liceo artistico e poi accademia, ma c’è anche chi ha studiato e fatto tutt’altro nel campo scientifico, ma ha deciso di farsi coinvolgere nel progetto. C’è chi ha studiato design, chi informatica, chi marketing, chi non si sa ancora bene cosa vuole fare da grande… Quello di cui siamo certi è che vogliamo portare fino in fondo il progetto MomArte, perché ci rendiamo conto del suo potenziale e perché sta crescendo giorno dopo giorno!
–Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati