Le nature fossili di Franco Fanelli in mostra a Roma

Una selezione di incisioni recenti del maestro torinese Franco Fanelli compone un gioco immaginifico sull’idea dei rapporti tra natura e cultura, e la loro rappresentabilità. Nella cornice della galleria Simone Aleandri a Roma.

Non ho smesso di comparare (e di opporre) le bellezze offerte dalla natura e quelle che gli artisti hanno prodotto intenzionalmente. Spero così di conoscerle nelle loro differenze e, più segretamente, di rapportarle a un unico principio” (Roger Caillois, Malversazioni).
L’opera incisa di Franco Fanelli (Torino, 1959) condivide appieno il programma lapidario del pensatore francese, la sua ossessione per gli intenti e accidenti condivisi da arte e natura per il tramite della cultura: non a caso, proprio Caillois è il titolo di una tavola del potente trittico di acqueforti in cui una pietra viene raffigurata sotto prospettive e per immaginazioni diverse (le altre due incisioni sono titolate, rispettivamente, Schliemann e Blanqui, in omaggio a una linea di pensiero utopico in bilico, su di un sasso, tra archeologia e cosmogonia).

Franco Fanelli, Litica I, 2019, acquaforte e vernice molle, mm 365x245, tiratura di 15

Franco Fanelli, Litica I, 2019, acquaforte e vernice molle, mm 365×245, tiratura di 15

LE OPERE DI FRANCO FANELLI

La mostra in corso a Roma, nel cuore del Ghetto, raccoglie la produzione dell’artista torinese successiva alla retrospettiva tenutasi nel 2016 alla Calcografia Nazionale, e come un dreidel, la trottola della tradizione ebraica contenuta sia in una delle incisioni (Le ombre di Faraqàt) che in una scatola à la Joseph Cornell esposte in sala, ruota vorticosa su sé stessa senza mai perdere equilibrio. Sono incisioni dalla tecnica sontuosa (acqueforti su rame, spesso combinate a vernice molle o puntasecca), dove le immagini oscillano sottilmente tra ricostruzioni e rappresentazioni entrambe immaginarie, perciò plausibilmente comunicanti. Ammirevole il libro-catalogo di oltre cento pagine prodotto in occasione della piccola mostra (quattordici pezzi in tutto), curata in maniera impeccabile.

Luca Arnaudo

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Luca Arnaudo

Luca Arnaudo

Luca Arnaudo è nato a Cuneo nel 1974, vive a Roma. Ha curato mostre presso istituzioni pubbliche e gallerie private, in Italia e all'estero; da critico d'arte è molto fedele ad Artribune, da scrittore frequenta forme risolutamente poco commerciali, come…

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