Tra arte e paesaggi, il post-lockdown del Trentino Alto Adige. Gli eventi di fine estate
Nonostante la pandemia e il clima di incertezza che aleggia sul mondo dell’arte e non solo, il Trentino si adopera comunque nella realizzazione di eventi culturali che spaziano dalle arti visive a quelle performative
Periodo complesso, recupero dalla forzata chiusura domestica, restrizioni ancora in atto, la maggior parte degli eventi culturali annullati o rimandati. Tra le poche eccezioni il Trentino, che con grande rispetto delle norme di sicurezza ha comunque attivato una serie di interessanti programmi culturali. Eccone una carrellata.
– Claudia Zanfi
DRODESERA – FESTIVAL OF PERFORMING ARTS
Drodesera – Festival of Performing Arts festeggia un importante traguardo per la sua 40° edizione, con un progetto dal titolo ambizioso, ‘Staremo insieme come in un sogno’. Il Festival è dedicato alle arti performative e al teatro di ricerca. “Un allenamento collettivo al pensiero, all’azione e all’adesso”, recita lo slogan della manifestazione.Si svolge ogni anno nella suggestiva sede di un’ex centrale idroelettrica sul fiume Sarca, la Centrale di Fies, a pochi chilometri dai borghi di Arco e Dro, circondata da un giardino spontaneo che piacerebbe molto a Gilles Clèment. Qui vengono presentate anteprime mondiali e prodotte nuove opere come le ipnotiche performance di Alessandro Sciarroni, genio indiscusso della danza di ricerca; così come le coreografie di Jacopo Jenna, in questa edizione con un’opera tra archeologia del gesto e dell’immagine. Da alcuni anni Drodesera presenta una serie di percorsi espositivi, installazioni e opere d’arte contemporanea, sia all’interno che all’esterno degli spazi dell’ex-centrale. Quest’anno la mostra principale ‘Storia Notturna’, a cura di Simone Frangi e Denis Isaia, affronta il tema della mitologia, del folklore e delle storie popolari, nella reinterpretazione di figure considerate marginali, ‘selvatiche’ e antisociali. Il percorso prosegue con assaggi gastronomici dedicati, addentrandosi nel paesaggio e nella suggestiva valle circostante, con le sue pareti rocciose verticali, i vigneti, gli orti, i frutteti. Soprattutto questa Valle dei Laghi è nota per la distillazione di alcune tra le migliori grappe d’Italia e per le uve utilizzate nella produzione del vin Santo (presidio slow food). Interessante sarà seguire la versione invernale di Drodesera prevista per l’inizio 2021, sotto coltri di neve e fievoli luci.
Riparte nel 2021
www.centralefies.it
LA BIENNALE GHERDEINA 2020
Altro importante evento che ha vivacizzato l’estate artistica italiana, è la Biennale Gherdeina, diffusa nella Val Gardena e in particolare a Ortisei. Diretta da Adam Budak (Praga), con il supporto dalla gallerista Doris Ghetta, raccoglie le opere di oltre cinquanta artisti da tutto il mondo. Tra gli interventi maggiormente incisivi, quello proposto da Marcello Maloberti: una serie di poster con diverse frasi che rimandano alla cultura del luogo, tipo ‘Le montagne sono i denti di Dio’. Genius loci in profondità. Concettuale e immateriale. Intrigante l’uso della scrittura a mano con caratteri a loro volta fortemente ‘disegnati’ da Maloberti e realizzati grazie alla collaborazione con lo studio grafico di Bolzano Lupo Burtscher, spazio in cui vengono concepiti progetti di design e comunicazione visiva per lo spazio pubblico e privato.Parte della Biennale si svolge con installazioni all’altipiano del Pilat, luogo che offre panorami straordinari sulle Dolomiti, in particolare sul maestoso gruppo del Sella Ronda. Raggiungibile attraverso una mulattiera o salendo un irto sentiero in mezzo al bosco, al Pilat sono visibili le opere dello scultore altoatesino Gregor Prugger. Qui, il giorno dell’inaugurazione, si è svolta la suggestiva performance di Paulina Olowska (Polonia) dedicata alle creature dei boschi. La Biennale Gherdeina è visitabile fino al 10 ottobre.
Fino al 20 ottobre 2020
www.biennalegherdeina.org
IL TRENTO FILM FESTIVAL
Da poco concluso, il Trento Film Festival ‘Montagne e Culture’, è uno dei più antichi festival cinematografici italiani. Ha inaugurato la propria attività nel 1952 per iniziativa del CAI – Club Alpino Italiano e del Comune di Trento.Un inno alla montagna e ai suoi paesaggi, alle cime, alla flora e alla fauna che la popolano, alle tradizioni, al gusto, ai luoghi a rischio e al fragile eco-sistema da salvaguardare.
Fino al 9 settembre 2020 in streaming
www.trentofestival.it
ORIENTEOCCIDENTE-DANCE FESTIVAL
Infine, OrienteOccidente- Dance Festival a Rovereto (TN) è la rassegna di danza contemporanea più longeva in Italia, che raggiunge quest’anno il traguardo della quarantesima edizione. Tra le varie anteprime, una mostra fotografica in due capitoli, insieme all’omaggio al grande Merce Cunningham. Alcuni eventi sono previsti all’interno degli spazi del MART, in collaborazione col museo, fino al prossimo 12 settembre.
Fino al 12 settembre 2020
www.orienteoccidente.it
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