Artissima Unplugged. A Torino la (non) inaugurazione alla GAM, Palazzo Madama e MAO. Le foto
La scure del Dpcm si è abbattuta sull’opening della mostra diffusa della fiera torinese nelle sedi museali della Fondazione Torino Musei. Nonostante tutto, prima dell'entrata in vigore del decreto, le mostre sono state aperte. Ecco le immagini
A Torino, prima del lockdown a zone dichiarato dall’ultimo Dpcm in molti musei torinesi è andata in scena la prima “non inaugurazione” della storia: alla Sandretto Re Rebaudengo della mostra Space Oddity. Opere dalla Collezione, così come dell’installazione video site-specific We Call It Avant-Popprevista per Club To Club che proseguirà i suoi programmi live in streaming, mentre al Castello di Rivoli dei tre progetti espositivi Espressioni. La proposizione; Anne Imhof. Sex; Aaajiao, Deep Simulator, illy Present Future Prize 2019 Exhibitionche saranno prorogati per un periodo equivalente a quello del lockdown.
ARTISSIMA UNPLUGGED
E così è stato anche per Artissima Unplugged con una preview fulminea per la stampa: la mostra diffusa Stasi Frenetica nelle sedi di GAM, Palazzo Madama e MAO che doveva aprirsi al pubblico il 7 novembre per terminare il 9 gennaio 2021, è stata, infatti, rimandata a data da destinarsi: “contiamo di prorogarla fino ai primi di febbraio”, ci confida la direttrice Ilaria Bonacossa, “ma solo se possiamo riaprire a dicembre, perché le opere sono delle gallerie”. Sono in tutto 158 opere, su 3mila che si aspettavano in fiera, così divise: GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea con oltre cento opere delle gallerie delle sezioni Main Section, tra lavori monumentali di grandi artisti come Joseph Kosuth (Lia Rumma, Milano, Napoli), Richard Long(Galleria Tucci Russo, Torre Pellice, Torino), Antony Gormley (Continua, San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Havana, Roma) – tutti per un valore dai 400mila euro in su – e le riflessioni più intimiste innescate da artisti più giovani presentati dalle gallerie della sezione Dialogue/Monologue, oltre a una piccola sezione dedicata all’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo; la Corte Medievale di Palazzo Madama che accoglie in un’atmosfera magica e sospesa una trentina di opere delle edizioni 2020, 2019 e 2018 di New Entries, le più giovani e sperimentali gallerie aperte da massimo 5 anni: da segnalare il trittico pittorico dell’87enne austriaca Ida Szigethy (Vin Vin, Vienna), a dimostrazione di un’arte emergente senza età. Infine, il MAO inserisce nel percorso di visita del museo d’arte orientale, una selezione di 10 opere di artisti cinesi, giapponesi, nepalesi, presentati dalle gallerie delle precedenti sezioni della fiera.
Prometeo Gallery – Stand N.1, Corridoio Ventura from Prometeo Gallery Ida Pisani on Vimeo.
IL PROGETTO DI PROMETEO GALLERY
Infatti, tra di loro c’è anche la turca Zehra Doğan con una grande mappa rivisitata del Kurdistan portata dalla Prometeo Gallery di Ida Pisani che ha dato forma allo stand ideato per Artissima nella sua sede milanese in Via G. Ventura 6, realizzandone un video, che vi mostriamo qui. “L’importante investimento sul digitale iniziato nel 2017, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, ci permette di garantire al nostro pubblico non solo la possibilità di vedere le opere che le gallerie avrebbero portato in fiera sul catalogo digitale, ma anche di partecipare a visite guidate virtuali e di compiere un’esperienza unica con Artissima XYZ”, conclude Bonacossa che promette tour virtuali della mostra diffusa Stasi frenetica nei prossimi giorni. Intanto, ecco le foto…
-Claudia Giraud
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