Artribune Podcast. Contemporanemente, intervista a Piero Gilardi
Contemporaneamente, a cura di Mariantonietta Firmani, è il ciclo di podcast pensato per Artribune. In questo dialogo, l’artista Piero Gilardi racconta il suo pensiero e il suo impegno tra arte e società.
Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani è un ciclo di podcast pensato per Artribune. Ospita incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro, per approfondire questioni profonde e importanti ma anche cogenti e futuribili. Sono dialoghi presentati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà.
PIERO GILARDI: GLI ESORDI DELL’ARTISTA
Piero Gilardi (Torino, 1942), come tutti i più grandi artisti, ha sempre precorso i tempi. Dall’arte alla scienza, dalla cibernetica alle relazioni internazionali, all’arte terapia, all’impegno politico, alla grande fiducia nelle biotecnologie. Dalle opere d’arte collettiva, al computer biologico, alla biopolitica. Fino alla realizzazione del PAV Parco Arte Vivente. Gilardi avvia la sua carriera artistica nel 1963, realizzando la sua prima mostra Macchine per il futuro. Due anni più tardi dà vita alle prime opere in poliuretano espanso, i Tappeti-natura che espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York. Nel 1968 esplodono le azioni tra arte e società, così interrompe la produzione di opere per partecipare all’elaborazione delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni ’60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne internazionali delle nuove tendenze allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna. successivamente, nel 1969 comincia una lunga esperienza transculturale diretta all’analisi teorica e alla pratica della congiunzione “Arte Vita”. Come militante politico e animatore della cultura giovanile, conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e “mondiali”: Nicaragua, Riserve Indiane negli USA e Africa.
PIERO GILARDI: LE NUOVE TECNOLOGIE, LE MOSTRE, IL PAV
Nel 1981, attraverso l’impiego delle nuove tecnologie dell’epoca, prosegue il suo impegno di coniugare arte e società. Ritorna nelle sedi istituzionali del sistema artistico, esponendo nelle gallerie installazioni affiancate da workshop creativi che coinvolgono il pubblico. A partire dal 1985, avvia il del Progetto IXIANA che, presentato al Parc de la Villette di Parigi, prefigura un parco tecnologico nel quale il grande pubblico può sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali. Poi, nel corso degli anni ’90, sviluppa una serie di installazioni interattive multimediali esponendole in sedi internazionali. Una attività che prosegue ancora oggi grazie a Ars Technica, associazione internazionale fondata assieme agli artisti Claude Faure e Piotr Kowalski. E, proprio come responsabile della sezione italiana di Ars Technica, ha promosso a Torino le mostre Arslab. Metodi ed Emozioni (1992), Arslab. I Sensi del Virtuale (1995), Arslab. I labirinti del corpo in gioco (1999). Tre autorevoli pubblicazioni di riflessione teorica illustrano le sue ricerche: Dall’arte alla vita, dalla vita all’arte (La Salamandra, Milano 1981), Not for Sale (Mazzotta, Milano 2000 e Les Presses du réel, Dijon 2003) e La mia Biopolitica (Prearo, Milano 2016). Nel 2008 nasce il PAV, istituzione pubblica della Città di Torino e grande Parco d’Arte Vivente in cui si compendiano tutte le sue esperienze relative alla dialettica Natura/Cultura.
– Mariantonietta Firmani
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