Guida Michelin 2021: tra i nuovi stellati il ristorante del museo Mart e quello di Villa Amistà
Come ogni anno tornano le premiazioni dei migliori ristoranti di Italia, e non mancano quelli situati nelle location d’arte: è il caso di Senso Alfio Ghezzi Mart, ristorante del Mart di Rovereto, e il Ristorante Amistà nell’omonima villa-museo di Verona.
Siamo alla 66a edizione della Guida Michelin Italia, che come ogni anno annuncia le nuove stelle Michelin: nella guida 2021 saranno inserite 29 new entries appartenenti a 13 regioni italiane e un nuovo riconoscimento. Stiamo parlando della “stella verde”, assegnata quest’anno a 13 chef tra quelli maggiormente impegnati nella realizzazione di una cucina sostenibile. A entrare nel firmamento della ristorazione di rango, anche due ristoranti legati al proprio contesto artistico: stiamo parlando dello chef Alfio Ghezzi, con il ristorante Senso Alfio GhezziMart, presso il museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e il giovane Mattia Bianchi del Ristorante Amistà situato all’interno del Byblos Art Hotel Villa Amistà a Verona: un albergo che di fatto è un museo d’arte contemporanea. Un traguardo importante e oggi ancora più meritevole, considerando le difficoltà del 2020 che ha messo alle strette tantissime attività e ristoratori. Da menzionare anche la chiusura (da capire se temporanea o definitiva) per il grande Davide Scabin, uno dei simboli della ristorazione di ricerca italiana e da sempre molto legato col mondo dell’arte contemporanea anche perché il suo ristorante è parte – o meglio era parte – del Castello di Rivoli. Oggi ha chiuso e dunque perso il suo riconoscimento.
STELLA MICHELIN AL RISTORANTE SENSO ALFIO GHEZZI AL MART DI ROVERETO
Stella dunque per lo chef Alfio Ghezzi, ex allievo di Gualtiero Marchesi e poi con Andrea Berton. Le parole chiave della sua visione gastronomica sono italianità, semplicità e gusto, che si traduce in un menù che cambia ogni mese, incentrato sulla stagionalità dei prodotti e la qualità delle materie prime. Una cucina essenziale e contemporanea, influenzata necessariamente dalla location che la ospita, il Mart – museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
STELLA MICHELIN AL RISTORANTE AMISTÀ DI VERONA
Il ristorante fine dining del Byblos Art Hotel Villa Amistà a Verona ha conquistato la sua prima stella grazie alla guida del giovane chef Mattia Bianchi, a cui l’hotel ha affidato la direzione nel marzo 2019. L’ambito riconoscimento premia la cucina di Bianchi, capace di coniugare i prodotti italiani alle eccellenze locali, “concreta e autentica, basata su sapori veri, genuini e rassicuranti”,come cita il verdetto. Il punto d’arrivo, tuttavia, è il fil rouge artistico che collega il ristorante gourmet alla collezione che permea gli ambienti della Villa. Concepito come una mostra permanente di arte contemporanea, infatti, l’hotel raccoglie al suo interno le opere di artisti di fama internazionale, come Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Murakami, Alighiero Boetti, Damien Hirst, Piero Manzoni, Arnaldo Pomodoro, Alessandro Mendini, Sol Lewitt, Giulio Paolini, Mimmo Rotella, Sissi e Bertozzi e Casoni, per fare qualche esempio. “È un grande onore per me aver portato la Stella al Ristorante Amistà”, dichiara Mattia Bianchi, Chef di Villa Amistà, “il mio ringraziamento speciale va alla Guida Michelin, a tutta la mia brigata, al team del Byblos Art Hotel, in particolare al General Manager Luigi Leardini che ha creduto fortemente in me, e alla proprietà per avermi dato fiducia e aver scelto di aprire anche quest’anno la struttura nonostante lo scenario non fosse proprio incoraggiante: il sostegno e l’entusiasmo di tutti sono per me una preziosa fonte di ispirazione”.
-Giulia Ronchi
https://guide.michelin.com/it/it
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