Nasce ad Accra la Noldor Artist Residency, primo programma di residenza indipendente del Ghana
Nel mondo dell’arte sconvolto dalla pandemia, non mancano piccoli segnali positivi che incoraggiano il lavoro delle giovani generazioni. L’ultimo viene dall’Africa, e precisamente dal Ghana dove è nato un nuovo programma di residenze.
Fondato dall’imprenditore, artista e filantropo, nonché esperto di arte africana contemporanea, Joseph Awuah-Darko, il programma di Noldor Artist Residency è dedicato quegli artisti africani emergenti che, pur talentuosi non hanno accesso ad adeguate risorse per comprare il materiale necessario a produrre opere d’arte, oppure per seguire corsi di specializzazione; ogni autunno sarà selezionato un candidato che per quattro settimane usufruirà della residenza, producendo un corpus di opere che verranno esposte all’interno dello studio e, successivamente, portate anche all’estero attraverso collaborazioni con gallerie internazionali. Il progetto è già partito durante il 2020: il primo artista selezionato è Emmanuel Taku, che predilige il ritratto e nella sua pratica artistica utilizza carta di giornale e pittura acrilica su fibra di vetro, compensato e tela. Una selezione di 10 opere prodotte durante il programma è in mostra all’interno del magazzino di Noldor fino al 17 gennaio 2021.
UN APPROCCIO NON CONVENZIONALE
La Noldor Artist Residency si sviluppa in due sedi distinte. Per le prime tre settimane, l’artista risiede e crea in uno studio ricavato da un ex deposito industriale, nel quartiere di Accra prospiciente al porto e alle spiagge. L’ultima settimana si svolge in uno studio appartato nella zona interna residenziale della città, una sorta di “ritiro psicologico” alternativo dove l’artista è affiancato da una guida personale, professionale e creativa. Attraverso il suo formato non convenzionale, la residenza promuove un approccio organico e olistico alla creazione, in cui il benessere psicologico ed emotivo viene curato quanto la pratica artistica, quest’ultima è la conseguenza di un perfetto stato del primo.
IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO
Profondamente radicato nel contesto socio-culturale ghanese e africano, il programma è ancorato alle esigenze contemporanee della sua industria culturale, in costante crescita. Nel 2019, il Padiglione nazionale ghanese alla Biennale 2019 destò infatti favorevoli impressioni, il che ha sicuramente contribuito a rafforzare la consapevolezza dell’importanza di far crescere i giovani artisti locali. Insieme alla indagine curatoriale di Noldor, inoltre, emerge anche un lato commercialmente consapevole, che cerca attivamente sia di sostenere la longevità delle carriere degli artisti, attraverso il loro inserimento nel mercato dell’arte, sia di creare un settore di collezionisti locali informati del valore dell’arte africana.
– Niccolò Lucarelli
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