Un “inaspettato” Pino Boresta a Roma. La mostra che dura sei mesi
Una mostra in sei episodi racconta con intento antologico la storia e il lavoro dell’artista Pino Boresta, outsider tra gli outsider. Coinvolgendo un ampio parterre di ospiti
Un volto iconico e un’epopea performativa in costante evoluzione: Pino Boresta torna a stupire con il nuovo progetto “Il Boresta che non ti aspetti – Un ciclo espositivo in 6 episodi“, curato da Raffaele Gavarro, in apertura presso lo spazio Micro Arti Visive di Roma. Sperimentatore eclettico, Boresta si definisce “outsider tra gli outsider”, forte di una pratica che per decenni ha tentato di offrire un contraltare rispetto al sistema dell’arte e ai suoi meccanismi.
BORESTA PORTABANDIERA DELLA DIVERSITÀ
“Ho ritenuto che questa operazione fosse significativa proprio in relazione al momento attuale”, spiega il curatore Raffaele Gavarro, “in cui le logiche pregresse sembrano collassare su loro stesse e si può assistere ad un riposizionamento radicale dei parametri su cui ragionare”. Roma sembrerebbe per Gavarro un ecosistema privilegiato per un’operazione di questo tipo, in quanto “la situazione odierna consente di concentrarsi maggiormente sul ‘locale’, e offre alla città l’occasione di ripensarsi. Roma è un contesto culturale con una forte presenza di outsiders, e mi piacerebbe che Boresta diventasse una sorta di portabandiera di questa diversità”. La mostra-impresa, dalla durata di sei mesi, si pone con un intento antologico verso il corpus di lavoro dell’artista, ripercorrendone la variegata sperimentazione e successione di linguaggi. Il periodo della mostra sarà scandito da sei appuntamenti, uno ogni mese, dedicati ai diversi cicli di lavori ed espressione di una determinata fase di ricerca dell’artista: “Fronte retro” (1988), “Residui corporei” (1996), “Testamenti” (2003), “R.A.U. Reperti Arteologici Urbani” (1995), “C.U.S. – Cerca ed Usa La Smorfia” (1994) e per ultima “La Collezione”, una raccolta di opere degli artisti a lui vicini.
IL BORESTA CHE NON TI ASPETTI: IL PROGRAMMA
Il primo appuntamento dedicato al ciclo di opere “Fronte retro” (1988) è intitolato “Boresta a servizio” e sarà visitabile dal 7 gennaio al 7 febbraio 2021. La serie ha come supporto i fazzoletti del ristorante di Londra in cui Boresta lavorava negli anni ‘80, i quali da un lato riportano i primi esperimenti pittorici dell’artista, mentre dall’altro sono marcati dai suoi residui biologici. Ogni appuntamento vedrà la partecipazione speciale di un artista vicino a Boresta: per il primo appuntamento l’ospite sarà Flavio Favelli, mentre per il secondo evento “Il corpo di Boresta” è prevista la partecipazione di Salvatore Falci. Gli altri partecipanti? Saranno svelati in corso d’opera.
– Gaia Bobò
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