Muore Anna Paolini Piva, intellettuale e moglie dell’artista Giulio Paolini
Anna Paolini Piva è scomparsa lo scorso 30 gennaio, dopo aver trascorso 55 anni della sua vita a fianco di Giulio Paolini. Nel 2004 la coppia aveva dato vita alla Fondazione Giulio e Anna Paolini
È morta a 90 anni Anna Paolini Piva, moglie dell’artista Giulio Paolini. A dare la notizia è, attraverso un post Facebook, la pagina della Fondazione Giulio e Anna Paolini: “il 30 gennaio è mancata Anna Paolini Piva, cofondatrice insieme a Giulio della Fondazione Giulio e Anna Paolini. Dal 1965 compagna di vita di Giulio, lo ha seguito e sostenuto fin dagli esordi della sua carriera artistica. Amica intima di Carla Lonzi, ha condiviso le esperienze di Rivolta Femminile negli anni Settanta. Cultrice raffinata di letteratura, musica, cinema e arte, ha coltivato con passione i suoi interessi culturali durante tutto l’arco della sua lunga vita”.
ANNA PIVA E GIULIO PAOLINI. UNA VITA PER L’ARTE
“Una donna di spirito e di grande intelligenza” è il commento più frequente che si legge sul post della Fondazione: Anna per 55 anni ha accompagnato e ha supportato fin dagli inizi la carriera di Giulio. Ha così assistito all’esordio di Paolini nella corrente dell’Arte Povera, con la partecipazione, su invito del critico e curatore Germano Celant, alle mostre tenutesi tra il 1967 e il 1972. Anna Piva è stata parte integrante della temperie artistica del periodo, e a dimostrarlo è la profonda amicizia che ha intrattenuto con Carla Lonzi, critica d’arte italiana e fondatrice di Rivolta Femminile, tra i primi gruppi femministi italiani nato nel 1970 dall’incontro tra Lonzi, Carla Accardi ed Elvira Banotti. Carla Lonzi e Giulio Paolini si erano incontrati per la prima volta nel 1964 a Roma, in occasione di una mostra dell’artista alla Galleria La Salita diretta da Gian Tommaso Liverani.
LA FONDAZIONE GIULIO E ANNA PAOLINI
Nel 2004, Giulio e Anna Paolini decidono di dare vita alla omonima fondazione, con l’obiettivo di “favorire studi, mostre e ogni altra iniziativa idonea a promuovere la divulgazione delle conoscenze artistiche nella collettività”. La fondazione, in particolare cura l’archiviazione, lo studio e la mediazione dell’opera artistica di Paolini. Per volontà dei coniugi fondatori, la futura sede della Fondazione, sarà adibita a casa-museo, con lo scopo di ospitare in permanenza le opere dell’artista appartenenti alla Fondazione. Tra le pubblicazioni curate dalla fondazione, nella collana “Collezioni”, sono B. Satre, Giulio Paolini. Essere o non essere, 1994-95; E. Trincherini, Giulio Paolini. Delfo (IV), 1997; J. Meinhardt, Giulio Paolini. Senza titolo 1961; mentre della collana “In tema”, tra gli altri, fanno parte E. Franz, J. Meinhardt, R. Venturi, E. Volpato, Giulio Paolini. Vedo e non vedo; S. Bann, D. Soutif, D. Viva, C. Zambianchi, Giulio Paolini. Il passato al presente.
– Desirée Maida
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