Nuova sede a Shanghai per l’UCCA Center. Apertura prevista a marzo 2021
La pandemia in Cina sembra essere ormai alle spalle. Dopo i primi importanti segnali di ripresa economica, e una crescita del PIL al 2%, anche il mondo della cultura riparte con decisione. L’UCCA Center of Contemporary Art mette radici a Shanghai. Apertura prevista, marzo 2021
Mentre in Europa e in buona parte dei Paesi del mondo i musei e le gallerie sono ancora quasi tutti chiusi e le attività culturali ridotte al minimo, in Cina si fanno programmi di ampio respiro. Dopo le fiere d’arte autunnali (Shanghai Youth Art Biennial e West Bund Art & Design), la città di Shanghai continua a tenere viva la scena artistica: è infatti vicinissima l’apertura della nuova sede dell’UCCA Center of Contemporary Art, che, come spiega Philip Tinari, direttore e CEO del Museo, si chiamerà UCCA Edge e sorgerà nel quartiere emergente di Jing’an, su un’area oltre 4.500 metri quadrati. “Per i primi dieci anni ci siamo concentrati molto su Pechino, ma abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento per l’istituzione di costruire un profilo più nazionale per se stessa”, afferma ancora Tinari. Il nuovo museo occuperà tre piani (su diciotto) di una nuova torre per uffici costruita dalla conglomerata di Hong Kong K.Wah. Sarà un ambiente molto diverso rispetto al vasto quartier generale di Pechino che sorge in un’ex area industriale.
UCCA CENTER: RECENTE MA ATTIVISSIMO
L’UCCA Center è stato fondato nel 2007 in un’ex fabbrica di 10.000 metri quadrati nel distretto artistico 798 di Pechino , da allora ha ospitato quasi 150 mostre, e attrae oltre un milione di visitatori all’anno. Nel 2019, è stata la volta di UCCA Dune, a circa 300 km da Pechino, lungo la costa della Bohai Bay: unmuseo che, letteralmente, emerge dalle dune di sabbia, senza stravolgere il paesaggio ma integrandosi con armonia nell’affascinante ambiente naturale in cui sorge, senza appunto stravolgerne o comunque alterarne l’equilibrio. Con la nascita della terza sede, è necessaria una pianificazione generale del “gruppo UCCA”. Alcune mostre si sposteranno fra Pechino e Shanghai, altre saranno pensate soltanto per uno dei tre musei. Nella filosofia di Tinari (nato negli USA ma in Cina dal 2001), “ogni spazio ha il suo carattere, ma tutti condividono la stessa missione. Tutto ciò che facciamo nasce dall’idea che l’arte può avere un impatto sulla vita delle persone, che l’arte è un modo importante per creare connessioni globali ed è un mezzo strategico per comprendere il posto della Cina nel mondo”. Anche il mondo culturale cinese si adegua alla prospettiva che attorno al 2024, la Cina sarà la più grande economia del mondo.
– Niccolò Lucarelli
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