Grande retrospettiva di Anish Kapoor a Venezia nel 2022 alle Gallerie dell’Accademia
Si terrà in concomitanza con la prossima Biennale Arte la mostra che ripercorrerà le tappe salienti della carriera del celebre artista anglo-indiano. Non mancheranno lavori inediti, come le sculture realizzate con il “Vantablack”
Avrebbe dovuto tenersi quest’anno, ma la pandemia ha portato le Gallerie dell’Accademia di Venezia a posticipare al 2022 – per la precisione dal 20 aprile al 9 ottobre, in concomitanza con la prossima Mostra Internazionale d’Arte, la grande retrospettiva dedicata all’artistar anglo-indiano Anish Kapoor. La mostra, che sarà curata da Taco Dibbits, Direttore generale del Rijksmuseum di Amsterdam, ripercorrerà le tappe salienti della ricerca di Kapoor, presentando inoltre opere inedite, create utilizzando la nanotecnologia del carbonio.
ANISH KAPOOR ALLE GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA
Considerato tra gli artisti più influenti al mondo e noto per le sue sculture pubbliche a scala monumentale, come la celebre Cloud Gate realizzata nel 2004 per il Millennium Park di Chicago, Kapoor alle Gallerie dell’Accademia di Venezia dialogherà con le opere medievali e rinascimentali delle collezioni, dando così la possibilità di approfondire alcuni salienti aspetti della sua ricerca, come la luce, il colore, la prospettiva, lo spazio. A sottolineare questo aspetto, saranno in mostra opere realizzate con il Vantablack, lo speciale pigmento nero che assorbe fino al il 99,96 per cento di luce. Il risultato sono opere di cui non è possibile percepire la profondità, e quindi la differenza tra pieno e vuoto, temi questi ricorrenti nella ricerca di Kapoor. Ma in che modo le “innovative” opere dello scultore entreranno in relazione con i capolavori delle Gallerie? “Per affinità con la collezione del Museo, in passato è sempre stato selezionato un ‘pittore-pittore’ e di conseguenza oggi potrebbe stupire il fatto che la scelta sia caduta su uno scultore”, spiega Giulio Manieri Elia, Direttore delle Gallerie dell’Accademia. “In realtà Kapoor, in virtù delle sue originali e profonde ricerche sul colore, sulla luce, sulla prospettiva e sullo spazio va alla radice dei principi della pittura rinascimentale veneta, ne indaga l’essenza e riesce a dialogare intimamente su un piano ideale – potremmo anche dire concettuale – con l’opera di Giovanni Bellini, di Giorgione, di Tiziano, di Veronese e di Tintoretto”.
ANISH KAPOOR E VENEZIA
A sottolineare le affinità e le influenze tra le opere delle Gallerie e la sua ricerca artistica è lo stesso Kapoor, che inoltre afferma come Venezia sia stata per lui anche fonte di ispirazione: “la luce e lo spazio di Venezia e le glorie della collezione delle Gallerie dell’Accademia, sono stati a lungo fonte di ispirazione per me. Ho imparato ad amare questa città e i suoi pittori, scultori e architetti e mi sento onorato di essere stato invitato a impegnarmi in un dialogo visivo con essi. Spero di poter aggiungere qualcosa al vocabolario del colore e della forma che è stato il dono di Venezia al mondo”. Un dialogo, quello tra le opere del passato e il lavoro di Kapoor, che verrà moderato dal curatore Taco Dibbits: “tutti gli artisti, per quanto all’avanguardia e contemporanei, sono sempre in dialogo con quelli che li hanno preceduti. Le Gallerie dell’Accademia sono il luogo perfetto per un maestro moderno per approfondire i temi che hanno da sempre coinvolto scultori e pittori. Gli ultimi lavori di Kapoor, utilizzando la nanotecnologia più avanzata, promettono di essere una vera rivelazione”.
– Desirée Maida
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