Moda e pittura secondo Delphine Desane. In mostra a Torino
La Luce Gallery di Torino dedica una mostra all’artista franco-haitiana Delphine Desane, autrice di una delle cover di Vogue Italia 2020.
Luce Gallery, a Torino, sposando l’idea della ricerca artistica, si sofferma su quella che è la sfera feconda dell’arte afroamericana con la mostra personale di Delphine Desane (Parigi, 1988), creativa franco-haitiana che vive e lavora a New York.
A padroneggiare gli ambienti della galleria sono ritratti di donne, dai colori accesi e vibranti, contenuti in campiture definite che contribuiscono a determinare spazi onirici dove l’artista pone le sue donne in pose ieratiche ed eleganti, come modelle in copertina.
DELPHINE DESANE E VOGUE ITALIA
Restando in tema, da Vogue Italia giungono le parole di Emanuele Farneti, direttore della rivista (e di AD Italia), che racconta le innovative cover del periodico: “Tutte le copertine e i servizi del numero di gennaio sono stati realizzati da artisti, noti, emergenti, nomi dell’arte e leggende del fumetto, che hanno raccontato la moda rinunciando a viaggiare, spedire interi guardaroba, inquinare. La sfida è dimostrare che è possibile raccontare gli abiti senza fotografarli”. Tra gli artisti coinvolti nella sperimentazione “patinata” non poteva mancare la filosofia pittorica garbata e armoniosa di Delphine Desane, che comunica, attingendo dal suo vissuto, la maternità e la femminilità nera.
DESANE E LA MODA
Sono donne la cui presenza porta all’occhio una formula di pensiero fatta di essenziale struttura formale e contenuti di ricerca profonda, scavando nelle radici del “nero” e del suo ondeggiare femminile. Delphine Desane presta cura e attenzione ai minimi particolari, quelli che segnano la D di donna; i riccioli dei capelli, tipici delle donne afro, ribelli e liberi, si fanno contenuti e governati come manti di madonne, le perline degli abiti richiamano il passato della tradizione, la compostezza le pose delle modelle. La moda è stata per un decennio ambito di ricerca, studio e lavoro per Delphine Desane, che oggi, con la stessa grammatica, scrive le sue immagini. Gli abiti risuonano di fascino antico e le figure si prestano ad accompagnare tale poetica.
LA MATERNITÀ E LA MUSICA
La maternità è stata per Delphine Desane (ri)nascita e dolore allo stesso tempo: sfuggire alla depressione post partum non è cosa semplice, ma quando l’arte offre una finestra sulla luce non puoi che affacciarti e raccogliere con gratitudine il miracolo dell’ispirazione. Così, dopo la nascita di suo figlio Gaspard, Desane tratteggia una nuova se stessa. Di recente ha realizzato le cover del doppio album di Femi Kuti e Made Kuti in uscita a febbraio: due opere che ritraggono il primogenito e il nipote del musicista e attivista nigeriano Fela Kuti, pioniere dell’afrobeat e soprannominato “The Black President”.
‒ Grazia Nuzzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati