La pietra al confronto con l’antico. Riccardo Monachesi in mostra a Roma
Si intitola “Pietra plasmata” la mostra che attualmente abita le suntuose sale di Palazzo delle Pietre nel cuore di Roma. Qui le opere contemporanee di Riccardo Monachesi si incontrano e dialogano con i frammenti d’epoca della collezione privata di Carlo Mazzi. Tra sculture antiche, fregi intarsiati, capitelli e portali in travertino.
Una grande vetrina si affaccia sulla storica Via delle Coppelle, a Roma, quasi a far entrare i passanti nel vivo della mostra Pietra plasmata, organizzata da Raffaella Lupi della Galleria Sinopia e Barbara Mazzi Pensieroso del Palazzo delle Pietre. Dall’esterno è possibile vedere un susseguirsi di opere dalla disposizione ordinata e dai colori brillanti, capaci di catturare uno sguardo fuggevole e farlo sporgere per vedere cos’altro si nasconde nei meandri del prezioso Palazzo.
LE SCULTURE DI RICCARDO MONACHESI
La mostra riunisce 34 opere che rappresentano una summa significativa dell’attività di Riccardo Monachesi (Roma, 1977), racchiudendo anche una serie sviluppata proprio durante il lockdown: Do ut des. Le sculture dalle forme ampie e voluminose prendono vita sotto le mani dell’artista, proprio come nella serie Pneuma ‒ degli anni 2010 e 2011 ‒ che, grazie a una apposita apertura, sembrano respirare l’aria che le circonda.
La materia si trasforma tanto da apparire morbida e avvolgente, come la collezione Cubi (prodotta tra il 2003 e il 2018), dagli angoli smussati e ripiegati su se stessi. Per non parlare delle opere realizzate a quattro mani con Elisa Montessori, tra il 2009 e il 2013, scelte all’interno della stessa produzione acquisita proprio dalla Galleria Nazionale e collocata presso il Museo Boncompagni Ludovisi. Queste, nonostante vedano l’azione congiunta di due artisti dall’identità forte, risultano estremamente equilibrate, sia in termini formali sia cromatici, tanto che nessuno predomina sull’altro rendendo l’opera un unicum di intenti.
ARTE ANTICA E CONTEMPORANEA A PALAZZO DELLE PIETRE
La mostra si accosta a un’altra sfera, quella più antica, dove sono custodite le preziose pietre d’epoca della collezione privata di Carlo Mazzi, oggetti che risalgono a diversi periodi, da quello romano imperiale – I secolo a.C. e III secolo d.C. ‒ all’epoca romanica e al Rinascimento. “Questa mostra riflette lo spirito con il quale abbiamo creato un luogo in cui la materia degli spazi incontra l’esperienza della conoscenza, dando voce alle eccellenze e ai talenti presenti sul territorio, per condividere e promuovere l’arte e la cultura del bello”, ha dichiarato Barbara Mazzi Pensieroso.
‒ Valentina Muzi
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