Riapre dopo più di tre mesi il MAXXI di Roma. Foto del riallestimento della collezione permanente
Il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma apre nuovamente le sue porte ai visitatori al prezzo scontato di 5 euro. Ecco le ultime opere acquisite, il loro nuovo allestimento e le mostre visitabili.
Con la riapertura dei musei per quasi tutte le regioni di Italia, anche il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma torna ad accogliere i visitatori, proponendo per l’occasione un biglietto ridotto al costo di 5 euro. Dal martedì al venerdì sarà di nuovo possibile visitare senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio, un progetto a cura di Bartolomeo Pietromarchi che consiste nel significativo riallestimento della collezione dopo l’acquisizione delle opere di nove grandi maestri dell’arte contemporanea italiana, avvenuta grazie a un contributo del MiBACT erogato in occasione del decennale del museo.
SENZAMARGINE: LE OPERE IN MOSTRA
Si tratta di Carla Accardi, Luciano Fabro, Luigi Ghirri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Paolo Icaro, Jannis Kounellis, Anna Maria Maiolino, Claudio Parmiggiani e Mario Schifano, con lavori che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’installazione e con un focus di apertura dedicato al critico Alberto Boatto. Inoltre, nella visita sono inclusi anche i ritratti dell’anima di Giovanni Gastel, le installazioni site specific dei tre finalisti del MAXXI BVLGARI Prize, l’omaggio di Isaac Julien alla pioniera dell’architettura Lina Bo Bardi e le suggestive architetture di Luois Kahn nelle fotografie di Roberto Schezen.
IL RACCONTO DI GIOVANNA MELANDRI
“Siamo davvero felici di poter riaprire oggi il MAXXI e offrire ai visitatori un biglietto speciale scontato per visitare le sue mostre”, afferma Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI. “Un momento molto atteso da noi e, ne sono certa, anche dal pubblico. La pandemia ha colpito duramente le persone, le famiglie, i giovani, sia economicamente che psicologicamente, ed è nostro dovere sostenere la domanda di cultura offrendo a tutti la possibilità di rigenerare la mente e lo spirito con l’arte, la bellezza, la creatività. Ma in questo momento i giorni di apertura dei musei coincidono con quelli lavorativi e di studio. Perché dunque non riaprire i musei anche nei weekend? Tenerli aperti il sabato e la domenica contribuirebbe inoltre a creare una socialità responsabile e regolata, alternativa all’assembramento nelle strade”.
– Giulia Ronchi
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