Dear You. Il progetto di arte postale ideato dal MAMbo di Bologna

C’è tempo fino al 14 marzo per partecipare a “Dear You”, il progetto del MAMbo di Bologna, e ricevere via posta sei lettere d’artista.

Come evitare la chiusura forzata dei musei? Con Dear You il problema non sembra sussistere. La mostra curata da Caterina Molteni evita il distanziamento sociale, l’uso obbligatorio delle mascherine e soprattutto l’impossibilità di raggiungere il MAMbo. Dear You porta il museo direttamente a casa nostra grazie alla corrispondenza di sei artisti internazionali. Partecipare è molto semplice, si ha tempo fino al 14 marzo per compilare il forum presente sul sito web del museo bolognese.

LA SFIDA DEL MAMBO

Adattarsi al cambiamento è uno dei comandamenti del MAMbo, che già nel marzo 2020, in occasione del primo lockdown, era riuscito a fronteggiare le restrizioni governative portando l’arte direttamente a casa dei visitatori con 2 minuti di MAMbo, un format di engagement digitale che prevedeva l’implementazione di nuovi contenuti video girati dentro il museo o da remoto. Ancora oggi la sfida pandemica non sembra spaventare il museo, così nasce Dear You, la mostra che riflette sul confinamento come una nuova possibilità vitale. Hamja Ahsan, Giulia Crispiani, Dora García, Allison Grimaldi Donahue, Ingo Niermann e David Horvitz sono i sei artisti internazionali invitati a partecipare alla corrispondenza postale. Le opere in forma di lettera sono concepite come poesie, brevi racconti, istruzioni per atti performativi e come dispositivi relazionali, che scongiurano il divieto di attraversare i confini geografici nazionali.

Dora García, EXILE, 2014 – in corso. Veduta di allestimento dell’installazione presso Witte de With Art Center (ora Melly Art Center), Rotterdam. Photo Dora García

Dora García, EXILE, 2014 – in corso. Veduta di allestimento dell’installazione presso Witte de With Art Center (ora Melly Art Center), Rotterdam. Photo Dora García

SEI LETTERE D’ARTISTA DIRETTAMENTE A CASA TUA

Caterina Molteni, curatrice di Dear You, sfugge agli ingressi contingentati e permette a chiunque di partecipare alla mostra, che si terrà tra marzo e maggio 2021. Nessuna attesa di fronte al museo per acquistare il biglietto, basta visitare il sito web del MAMbo per compilare il forum d’iscrizione al progetto e pagare il ticket d’ingresso, che include anche l’accesso alle collezioni, quando il museo sarà nuovamente aperto. In questi due mesi gli iscritti avranno la possibilità di ricevere le sei lettere d’artista ogni due settimane, attenzione però: “eventuali imprevisti sono da considerarsi parte del progetto”.

LA PAROLA COME CURA

Dear You riflette sull’intimità della parola. Le voci lontane degli artisti assumono un carattere terapeutico, in cui la lettura diventa un’esperienza trasformativa che risponde alla necessità di creare nuove strategie di relazione oltre alla dimensione digitale. In Dear You vengono meno i dispositivi elettronici, che ormai accompagnano le nostre giornate, per lasciare nuovamente il posto alla carta stampata, in cui le lettere ci invitano a guardare le parole come meccanismo di cura. Le riflessioni condivise dagli artisti mettono da parte quella solitudine a cui siamo stati condannati al fine di creare uno spazio dinamico di condivisione.
Finalmente un progetto che permette agli occhi di riposarsi dalla luce blu dello schermo grazie alla condivisione reale di opere d’artista!

‒ Vittoria Mascellaro

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Vittoria Mascellaro

Vittoria Mascellaro

Vittoria Mascellaro è nata a Monza nel 1996. Si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, per poi conseguire un biennio specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali presso NABA. Attualmente è cultrice di sociologia dell’arte all’Accademia di…

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