Il passo della storia. Tre artisti a Roma
Baldo Diodato è con Schirin Kretschmann e Yorgos Stamkopoulos alla Galleria Mario Iannelli di Roma per creare uno spettacolo che ha il gusto della totalità.
La nuova e coinvolgente azione polifonica modellata da Baldo Diodato negli spazi della Galleria Mario Iannelli di Roma, in occasione del progetto espositivo Cast, pone ancora una volta lo spettatore al centro dell’opera, come parte attiva di un ingranaggio in cui la contemplazione richiama in causa anche il gesto, il movimento (magari involontario, distratto), il passaggio del pubblico, il peso del corpo, il segno, il residuo, l’indizio, l’impronta della vita vera. Varcare la soglia della galleria – nel cortile è presente anche uno stiacciato in progress – significa infatti entrare prima di tutto in un dispositivo che si nutre delle orme lasciate dallo spettatore, attore attivo di un grande Frottage Multicolore (i colori adottati sono il nero, il giallo, il rosso, il blu, il verde) che ricopre l’intero pavimento dello spazio espositivo per tramutarlo in racconto d’una traccia corale e circostanziale.
Sulle pareti, accanto agli straordinari lavori che questo nostro maestro nato a Napoli nel 1938 ci propone (tra questi ci sono anche dei ritagli scollati dal grande manto che durante l’opening hanno accettato la regola e il caso dello struscio spettatoriale), bisogna ricordare che nel palinsesto espositivo della galleria era prevista lo scorso 21 gennaio una sua personale (Walking on Canvas) spostata purtroppo a data da destinarsi, alcune piccole ma preziose note visive di Schirin Kretschmann e Yorgos Stamkopoulos (tutte realizzate tra il 2019 e il 2021) donano al racconto visivo una armonia che ha il sapore della completezza, della globalità.
‒ Antonello Tolve
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