La mostra di Yayoi Kusama al Gropius Bau di Berlino. Grande retrospettiva ad aprile 2021
La mostra, la prima mai organizzata in Germania, slitta per il protrarsi del lockdown. Oltre a ripercorrere 70 anni di carriera della celebre artista giapponese ultra 90enne, presenta una nuova Infinity Mirror Room con i noti pois
Il protrarsi dell’emergenza continua a mietere vittime tra i musei, costretti a rinviare le proprie mostre. Tra questi figura anche il Gropius Bau di Berlino che avrebbe dovuto inaugurare il prossimo 19 marzo la grande retrospettiva – la prima mai organizzata in Germania – di una delle artiste più note al mondo: Yayoi Kusama (Matsumoto, 1929). In Germania il lockdown è cominciato a metà dicembre ed è stato prorogato fino al 28 marzo, per questo la mostra è slittata al 23 aprile, in occasione della riapertura del museo al pubblico, per protrarsi fino al 1 agosto 2021. “Sono lieta che la mia retrospettiva si terrà presso il meraviglioso Gropius Bau”, ha dichiarato Kusama che il 22 marzo compirà 92 anni.
KUSAMA: UNA RETROSPETTIVA AL GROPIUS BAU
“Questa è una mostra che ricorderò per il resto della mia vita. Vi ringrazio con tutto il cuore, amore e speranza“. Yayoi Kusama: A Retrospective – questo il titolo della mostra curata da Stephanie Rosenthal, direttrice del Gropius Bau – oltre a ripercorrere 70 anni di carriera, mettendo in luce in particolare l’influenza che la sua arte ha avuto in Europa, presenterà anche una Infinity Mirror Room di nuova realizzazione, accanto a una ricostruzione della prima Infinity Mirror Room dell’artista, presentata a New York nel 1965, ovvero la tipologia di installazione che ha reso l’artista celebre in tutto il mondo.
LE SCULTURE DI YAYOI KUSAMA
Si tratta, infatti, di una serie di sculture gonfiabili a forma tentacolare, dai colori vivaci e ricoperte da pois (segno tipico di Kusama), racchiuse in una stanza piena di specchi. Il continuo gioco di riflessi crea così l’illusione di uno spazio infinito, un mondo fantastico e psichedelico governato dalle singolari creature realizzate dall’artista. Per l’Infinity Mirror Room del 1965, dal titolo Phalli’s Field, Kusama realizzò un campo di falli, in cui i visitatori erano invitati a esplorare e immergersi. “I pois sono una via verso l’infinito”, spiegava Kusama nel 1968. “Quando annulliamo la natura e il nostro corpo con i pois, diventiamo parte dell’unità del nostro ambiente. Divento parte dell’eterno e ci annulliamo nell’Amore”. L’esposizione, che a novembre 2021 si sposterà al Museo d’arte di Tel Aviv, presenterà otto ulteriori mostre di Kusama svoltesi dal 1952 al 1983, illustrando così come l’opera dell’artista giapponese si sia sviluppata nel corso dei decenni, insieme a materiali d’archivio. Concentrandosi sul periodo meno conosciuto di Kusama in Europa, la retrospettiva vuole, inoltre, sottolineare come il lavoro dell’artista sia stato un precursore dei social media di oggi e come abbia ridefinito il ruolo delle donne nell’arte.
– Claudia Giraud
Berlino // dal 23 aprile all’1 agosto 2021
Yayoi Kusama: A Retrospective
GROPIUS BAU
www.berlinerfestspiele.de
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