Atemporalità sospese. Iulia Ghiță in mostra a Roma
Personale romana, negli spazi di AlbumArte, per un’artista promettente e originale, dalla genuina vena anti-narrativa. Pur essendo un talento pittorico, il lavoro di Iulia Ghiță è particolarmente a fuoco nei video.
Incanto e atemporalità sono gli ingredienti del lavoro di Iulia Ghiță (Oltenita, Romania, 1986; vive in Abruzzo). Il suo occhio si aggira nel mondo con attitudine panica e un intento riduzionista, selezionando momenti liminali in cui tutto appare misterioso e vibrante. In mostra video, lavori pittorici, disegni.
Ghiță è un talento pittorico che non ha bisogno del registro narrativo, né del tema icastico. Perciò non sorprende che i video in mostra, ipnotici e rarefatti, risultino più “pittorici” e dunque convincenti delle stesse tele, troppo inerenti a soggetti forti e centrali.
Il suo lavoro risplende nei loop visivi e laddove predominano viluppi vegetali e fremiti atmosferici. Soggetti difficili, solitamente evitati dagli artisti di oggi, su cui Ghiță agisce con grazia e potenza notevoli, e su cui farebbe bene a concentrarsi e insistere.
La sensazione, comunque positiva, è di un’artista con frecce al suo arco e tutto il tempo per allontanarsi da territori non suoi.
‒ Pericle Guaglianone
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati