Pane, pizza e biscotti in confezioni d’artista. Il progetto del Forno Brisa a Bologna
Si tratta di una call aperta a designer, artisti, creativi e non solo: i famosi panificatori con diversi punti vendita a Bologna hanno messo a disposizione, sul proprio sito web, i tracciati delle confezioni dei loro prodotti, tele bianche su cui realizzare schizzi e disegni. Chi vincerà, si aggiudicherà i buonissimi prodotti del Forno
Spesso vi parliamo del connubio arte e cibo, binomio che mette in relazione diversi linguaggi e tradizioni, saperi e pratiche, creatività e innovazione. Tutti ingredienti, questi, che non a caso compongono la ricetta del successo di Forno Brisa, progetto dedicato alla panificazione che ha trovato a Bologna il suo luogo d’elezione, con la sapiente guida di Pasquale Polito e Davide Sarti. Pani e pizze sono solo alcuni dei prelibati prodotti che ogni giorno Forno Brisa propone ai suoi clienti, in gran parte realizzati con farine ricavate dal grano coltivato nei campi di proprietà a Nocciano, in Abruzzo. E ultimamente la ricerca si è focalizzata su ulteriori merceologie, sempre al top della qualità: cioccolato e caffè ad esempio con la nascita di una autentica torrefazione in centro a Bologna. Un’attenzione, quella per la materia prima, che non si ferma solo alla sostanza, ma che si estende fino alla forma, ovvero alle confezioni che contengono i prodotti: il packaging, infatti, è il protagonista dell’ultima idea sfornata da Brisa, che ha appena lanciato una call rivolta ad artisti, designer e creativi per la realizzazione delle loro future confezioni.
PANE E ARTE: LA FILOSOFIA DI FORNO BRISA A BOLOGNA
“La bellezza è per noi un pilastro come il gusto, l’impatto sociale ed ecologico”, spiegano i sempre più visionari Davide Sarti e Pasquale Polito. “Viviamo un’epoca in cui fortunatamente etica ed estetica, anima e corpo, natura e cultura, si stanno riconciliando. Contenuto e contenitore hanno lo stesso valore, e un packaging è una superficie libera, una tela mobile per la divulgazione di messaggi positivi. Siamo orgogliosi di dare spazio a tanti artisti che rendono bello un involucro che non solo enfatizza l’artigianalità del prodotto che contiene, ma può essere riutilizzato in casa o in ufficio, piuttosto che essere buttato via. L’arte assume così una dimensione quotidiana”. Le confezioni prendono così la connotazione di tele bianche che possono trasformarsi in opere d’arte, da conservare dopo avere gustato una golosità di Forno Brisa. La call appena lanciata, tra l’altro, non è la prima iniziativa che vede il Forno lanciarsi nel mondo dell’arte: fin dall’inaugurazione del primo punto vendita a Bologna nel 2015, writer e street artist hanno dipinto negozi e laboratori di Forno Brisa, tra cui Rusty, Collettivo FX, Cuoghi e Corsello aka Pea brain e CK8, Kiki Skipi e Andrea Casciu, Leon BBS, Never2501 e anche il fotografo Paolo Pellegrin, dell’agenzia Magnum Photos. Quest’ultimo ha firmato per loro la scatola della colomba pasquale di questo 2021.
LA CALL DI FORNO BRISA RIVOLTA AGLI ARTISTI
Chiunque può partecipare alla singolare chiamata lanciata da Forno Brisa e può cimentarsi nella realizzazione di disegni che potranno poi essere scelti per entrare a fare parte della collezione di pack di Brisa. Sul sito fornobrisa.it, è possibile scaricare in formato PDF i tracciati delle confezioni – di pane, pizza, colomba, panettone, cioccolato, caffè e shopper – utilizzate negli store, pronti a essere personalizzati seguendo le indicazioni richieste per ogni tipologia di confezione. Cosa vinceranno gli autori dei disegni selezionati? Saranno ricompensati secondo la formula work to food: in base al pack scelto, riceveranno 25 confezioni da loro disegnate. Con ovviamente i prodotti all’interno.
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