A Torino riapertura in simultanea delle gallerie: 13 mostre + 1 dalle 11 alle 19
La ripartenza il 24 aprile delle gallerie TAG – Torino Art Galleries vedrà la riapertura di 13 spazi della storica associazione (+ Guido Costa Projects come ospite) quasi tutte con nuove mostre. Eccole nel dettaglio
Dopo diversi lockdown totali o parziali e dopo altrettante riaperture, le gallerie della storica associazione TAG – Torino Art Galleries lanciano l’ennesimo segnale di presenza e voglia di ricominciare, in un periodo che ha visto aumentare le difficoltà e l’impegno da parte di galleristi ed artisti. Le tredici gallerie associate – Riccardo Costantini, Raffaella De Chirico, Febo & Dafne, Gagliardi & Domke, Galleria In Arco, Luce Gallery, Norma Mangione, Franco Noero, Peola Sismondi, Giorgio Persano, Photo & Contemporary, Tucci Russo e Weber & Weber, più la Guido Costa Projects invitata a partecipare come ospite –, ripartono con l’iniziativa restART 21 che si terrà a Torino sabato 24 aprile dalle ore 11 alle 19. Un’intera giornata a orario continuato di aperture coordinate delle tredici tra le più influenti ed importanti gallerie d’arte contemporanea di Torino che inaugurano nuove mostre o che riaprono le mostre programmate a marzo, e rimaste chiuse nel lungo periodo del lockdown. Seguendo i protocolli di sicurezza e il numero di visitatori contingentato, le gallerie saranno in grado di accogliere tutti coloro che vogliano visitare le mostre anche grazie alla prenotazione dell’orario di visita che è possibile effettuare contattando le singole gallerie o recandosi direttamente in mostra dalle 11 alle 19 di sabato 24 aprile. Nei giorni successivi al 24, sarà possibile visitare ciascuna delle 14 mostre negli orari di apertura di ciascuna galleria e fino al termine indicato. Vediamo nel dettaglio il programma espositivo di restART 21…
– Claudia Giraud
GALLERIA FRANCO NOERO
l’acqua, mostra collettiva con opere di Giovanni Anselmo, Lothar Baumgarten, Jason Dodge, Lara Favaretto, Gabriel Kuri, Phillip Lai, Jac Leirner, Robert Mapplethorpe, Paulo Nazareth, Christodoulos Panayiotou, Simon Starling, è una delle mostre inaugurate prima del lockdown. L’esposzioneè parte di una serie sul tema dell’acqua che si tengono in gallerie internazionali quale progetto comune, chiamato Galleries Curate: RHE. Galleries Curate è un gruppo informale di gallerie d’arte contemporanea provenienti da tutto il mondo formatosi in seguito alla crisi globale della pandemia COVID-19. La coalizione si concentra sulla creazione di un senso di comunità e di interazioni cooperative attraverso mostre collaborative progettate per esprimere un dialogo dinamico tra i nostri programmi individuali. RHE è il primo capitolo di questa collaborazione, una mostra e un sito web incentrati su un tema universale e, speriamo, unificante: l’acqua. Come la cultura, l’acqua non è mai statica ma sempre in movimento.
via Mottalciata 10/B, 10154
Casa Scaccabarozzi, Corso San Maurizio angolo Via Giulia di Barolo, visibile dall’esterno
www.franconoero.com
TUCCI RUSSO CHAMBRES D’ART
Riapre anche Human And Nature Portraits, mostra che sviluppa il tema del ritratto visto con occhi contemporanei da parte di cinque artisti: Christiane Löhr, Richard Long, Marisa Merz, Giuseppe Penone e Thomas Schütte. Nella mostra Marisa Merz e Thomas Schütte si riallacciano alla tradizione classica del ritratto: Marisa Merz con un disegno di un’eterea testa femminile, non priva di una sua religiosità, mentre Thomas Schütte propone un’altra figura femminile, più terrena, intenta alla lettura; questo disegno si contrappone a due sculture di teste maschili realizzate in vetro di Murano, rispettivamente nera e blu, adagiate su delle basi in acciaio nero, titolate Me. Gli altri artisti in mostra, Giuseppe Penone, Richard Long e Christiane Löhr, presentano l’idea del ritratto come visualizzazione metaforica del gesto proprio dell’artista nel creare l’opera in dialogo con gli elementi naturali.
via Davide Bertolotti, 2
http://www.tuccirusso.com/index.php
GALLERIA IN ARCO
Si tratta, invece, di una nuova mostra quella impostata su un insieme molto variegato di opere grafiche di tipologia varia, che documenta tutto l’arco della ricerca artistica dell’artista, dagli inizi degli anni’50 alla fine degli’80, oltre quarant’anni di vita artistica complessa e innovativa. Andy Warhol va sicuramente considerato come uno dei principali riferimenti a cui tuttora si riconduce la maggior parte dei grafici pubblicitari e art designers di tutto il mondo. L’eleganza e la sinuosità delle sue linee, unite ad un formidabile senso cromatico, rendono inconfondibile il suo styling, sempre così moderno ed aggressivo.
P.zza Vittorio Veneto n. 3
www.in-arco.com
GALLERIA LUCE
Si tratta di nuovo di una riapertura per la mostra personale You Sea Us di Ludovic Nkoth. Fortemente influenzato dagli eventi della sua vita, Nkoth investiga temi dell’identità con la volontà di conoscere le proprie radici. L’artista riflette sulla condizione di displacement delle persone nere, avendo esperienza diretta dell’alienazione di chi si è spostato in un luogo estraneo e si sente definito per il colore della pelle. Da adolescente emigrò dal Camerun negli Stati Uniti, dove viene ancora visto come africano, mentre nel paese d’origine è considerato americano.
Largo Montebello n. 40
www.lucegallery.com
GALLERIA RICCARDO COSTANTINI
Riapre anche la collettiva O tempora, o mores che, citando la famosa espressione utilizzata da Cicerone in varie orazioni con l’intento di rimpiangere le virtù passate e deplorare la corruzione imperversante nella propria epoca, si pone come un viaggio di ricognizione tra le pieghe dell’oggi tramite opere che suscitano sentimenti contrastanti, legate alla violenza, agli aspetti inconsci e oscuri della nostra società e alla sessualità in tutte le sue forme.
Via Giolitti 51
www.rccontemporary.com
GALLERIA WEBER & WEBER
La Galleria Weber & Weber riapre i propri spazi con la mostra collettiva Intermezzo: diciassette artisti fra pittura, scultura ed installazioni. In musica, per intermezzo si intendono brani per l’orchestra, all’origine eseguiti tra un atto e l’altro e successivamente divenuti brani strumentali, collocati nel mezzo di una scena drammatica; come ad esempio gli atti di una commedia o i movimenti di un lungo lavoro strumentale. L’arte in questo periodo sta vivendo la medesima situazione, questa mostra vuole dunque essere uno stacco, una pausa da un momento drammatico del nostro tempo.
Via San Tommaso n. 7, (primo piano)
www.galleriaweber.it
GALLERIA PEOLA SIMONDI
Tra le nuove mostre c’è la seconda mostra personale di Paolo Bini (Battipaglia, 1984), a cura di Beatrice Audrito. In mostra una decina di opere inedite, frutto della sua ultima fase di ricerca, realizzate appositamente per gli spazi della galleria torinese, dove Bini affronta la tematica del paesaggio approfondendo la riflessione sulle sue modalità di rappresentazione contemporanea. Ampliando l’orizzonte narrativo della sua ricerca, l’artista si rivolge al paesaggio con uno sguardo nuovo: il paesaggio quale luogo fisico ma anche luogo interiore, più intimo e recondito, con il quale stabilire connessioni profonde.
Via della Rocca 29
www.peolasimondi.com
GALLERIA GIORGIO PERSANO
La galleria, dopo il suo trasferimento presso Palazzo Scaglia di Verrua in via Stampatori 4, inaugura la personale di Julião Sarmento, On Goya. Il percorso espositivo si sviluppa intorno a quattro grandi dipinti e un tavolo-scultura, ispirati ai Capricci (1799) del maestro spagnolo. L’idea della mostra nasce durante il periodo di auto-confinamento dell’artista per la pandemia Covid-19, in risposta alla sensazione generale di confusione e straniamento, e come esercizio di dialogo tra la pittura monocromatica (che interessa la sua ricerca già da diversi anni) e il meraviglioso ciclo di Goya, ammirato da Sarmento durante la mostra Solo la voluntad me sobra (2019-2020) al Museo del Prado: un tentativo di fare interagire pittura, disegno e incisione, soffermandosi sui loro aspetti antitetici, e mettendo in dialogo due realtà storiche le cui genealogie e sensibilità s’intrecciano a più riprese.
Via Stampatori 4
www.giorgiopersano.com
GALLERIA NORMA MANGIONE
Nuova mostra anche per Norma Mangione che presenta per la prima volta in Italia una selezione di dipinti e disegni di Bill Lynch. Bill Lynch nasce ad Albuquerque, New Mexico, nel 1960. Studia a New York, dove trascorre alcuni anni prima di trasferirsi in vari luoghi degli Stati Uniti e poi stabilirsi a Raleigh, North Carolina, fino al 2013, anno della sua morte. Nonostante fosse stimato da artisti e amici, non ottiene riconoscimenti ufficiali se non nell’ultimo decennio, con la mostra del 2014 da White Columns a New York, curata dall’artista Verne Dawson, suo compagno di studi. Studia le opere dei maestri, come Tiziano o Goya, nei musei che frequenta assiduamente. Il suo interesse non si rivolge però solo alla storia dell’arte occidentale. Particolare fascino esercitano su di lui l’arte cinese e giapponese. Questo emerge sia nella scelta dei soggetti della sua pittura, sia materialmente nella pennellata, che in termini di composizione. I dipinti sono realizzati quasi sempre su tavole di compensato, le cui venature diventano parte integrante del lavoro, fondendosi con i soggetti rappresentati, che siano vasi o tazze di porcellana, alberi fioriti o uccelli.
via Matteo Pescatore 17
www.normamangione.com
PHOTO&CONTEMPORARY
Photo&Contemporary partecipa alla riapertura delle gallerie TAG restART 21 presentando il suo Spring Group-Show con opere di Gabriele Basilico, Nicola Bolla, Franco Fontana, Giovanni Gastel, Luigi Ghirri, Bruce Naumann, Nils-Udo, Uli Weber, Thomas Wrede.
via dei Mille 36
www.photoandcontemporary.com
GALLERIA FEBO E DAFNE
La nuova mostra di Febo e Dafne è una collettiva, dal titolo Seasons, che presenta una selezione di artisti contemporanei che collaborano o hanno collaborato con la galleria, messi in dialogo con nomi noti del contemporaneo e del moderno. Pier De Felice, Zamfira Facas, Silvia Leveroni Calvi, Luisa Raffaelli, Gosia Turzeniecka, sono artisti che circuitano nell’ambiente torinese per nascita o per scelta e collaborano o hanno collaborato con la galleria; Tano Festa, Mark Kostabi, Ugo Nespolo e Giorgio Ramella sono i nomi noti scelti per imbastire con loro un dialogo ideale.
Via Vanchiglia 16
www.feboedafne.org
GALLERIA GAGLIARDI E DOMKE
Thousand ways to say City è la nuova mostra che riapre gli spazi di Gagliardi e Domke con una collettiva di artisti che nelle loro opere hanno trovato “Mille modi per dire città”: dal celebre Thomas Struth che va a caccia dei silenzi, percorrendo le città in ore di massima quiete, a Luisa Raffaelli che nelle notti inventa suggestioni da serie nera, fino al nudo solitario di fronte ad una chiesa di Spencer Tunic, tanto per citarne alcuni.
via Cervino 16
www.gagliardiedomke.com
GALLERIA RAFFAELLA DE CHIRICO
Convertita dopo l’allestimento di marzo in una mostra on line per ragioni di forza maggiore, la mostra Paint it, Black inaugura per un solo giorno il 24 aprile, ultimo evento nello spazio di via Giolitti, 52. Da maggio, infatti, la galleria De Chirico si sdoppia tra Torino e Milano: a Torino l’unica sede sarà quella di via Barbaroux 16, che ospiterà la mostra di apertura del nuovo spazio dal 13 al 15 maggio, mentre a Milano la Raffaella De Chirico Project, è in via Farini 2. La collettiva Paint it, Black, dal titolo di una celeberrima canzone dei Rolling Stones, vuole celebrare il non colore per eccellenza e la sua forza comunque generatrice con Sergio Ragalzi, Mohsen Baghernejad, Gisella Chaudry e Fabio Perino.
Via Giolitti, 52 | Via della Rocca, 19
www.dechiricogalleriadarte.com
GUIDO COSTA PROJECTS
Presso Guido Costa Projects – galleria invitata dall’Associazione TAG Torino Art Galleries a partecipare all’opening collettivo delle sua associate – si inaugura la mostra No prey, no pay di Peter Friedl. No prey, no pay è un motto, tradizionalmente attribuito alla filibusta – ovvero l’alleanza tra corsari francesi, inglesi e olandesi – nei suoi anni d’oro tra il 1650 e il 1730, che sancisce la stretta dipendenza tra attività predatoria e retribuzione in uso sulle navi pirata. È un incoraggiamento all’azione, ma anche una precisa massima socio-economica ed una sorta di codice morale. La nuova mostra di Peter Friedl illustra tale concetto, dando voce a un cast idiosincratico di personaggi esemplari nella loro singolarità e marginalità, le cui biografie, in bilico tra realtà e leggenda e dotate d’estrema forza persuasiva, rappresentano tale equivalenza tra capacità di rischio e remunerazione. A loro sono dedicati sette piedistalli, realizzati su modello di quelli utilizzati in ambito circense, attorno ai quali sono abbandonati dei costumi da pirata. Sono dei piccoli palcoscenici, degli Speakers’ Corner, ma anche sculture e luoghi simbolici in attesa di essere attivati.
Via Mazzini 24
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