Damien Hirst Archaeology now: ecco come sarà la mostra della Galleria Borghese di Roma

Da giugno 2021 sarà possibile rivedere le opere della mitica mostra Treasures from the Wreck of the Unbelievable di Damien Hirst in dialogo con i capolavori della collezione capitolina. Ecco una galleria di immagini di opere esposte

DAMIEN HIRST Archaeology now è il titolo della attesissima mostra che aprirà l’8 giugno (e rimarrà visitabile fino al 7 novembre 2021) alla Galleria Borghese di Roma, a cura di Anna Coliva e Mario Codognato. Il grande artista originario di Bristol, tra i più noti e quotati del panorama contemporaneo, porterà in tutte le sale della magnifica collezione capitolina 80 opere dalla serie Treasures from the Wreck of the Unbelievablegià esposte nella omonima mostra di Palazzo Grassi e Punta della Dogana nel 2017, incentrata sulla finzione del ritrovamento di un relitto contenente opere antiche. Si instaurerà così un dialogo tra passato e contemporaneo, tra realtà e finzione, tra veri capolavori della storia dell’arte e opere prodotte con le tecnologie odierne che riescono a imitarne le fattezze.

DAMIEN HIRST, LA MOSTRA ALLA GALLERIA BORGHESE

Dopo l’ultima mostra diffusa per i luoghi di St. Moritz, l’ex membro dei YBA (Young British Artists) approda alla Galleria Borghese con sculture sia monumentali che di piccole dimensioni, realizzate in materiali come bronzo, marmo di Carrara e malachite, allestite tra la statuaria romana classica, la pittura italiana del Rinascimento, quella del Seicento e le più importanti sculture di Bernini e Canova che compongono la collezione. Saranno presenti anche i dipinti della serie Colour Space, in Italia per la prima volta; nello spazio esterno del Giardino Segreto dell’Uccelliera, invece, sarà collocata la scultura colossale Hydra and Kali.

DAMIEN HIRST ALLA GALLERIA BORGHESE: DIALOGO TRA PASSATO E PRESENTE

“È un luogo che possiede una ricca e originale decorazione fatta da una varietà di materiali e colori: marmi, stucchi, mosaici”, spiegano gli organizzatori a proposito di Galleria Borghese, e aggiungono, “i lavori di Hirst completeranno la molteplicità di invenzioni e tecniche presenti nella collezione museale, mostrando l’incredibile abilità dell’artista di unire concetti e narrazioni con l’eccezionale capacità necessaria a creare queste complesse opere, che è stata una costante di questa istituzione”. La mostra è stata resa possibile grazie all’importante supporto di Fondazione Prada e sarà seguita, a partire da novembre 2021, da una rassegna su Guido Reni. Nella gallery, alcune immagini delle opere che vedremo in mostra.

– Giulia Ronchi

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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